Un milione e 300mila abitanti, un terzo dei quali nella sola capitale Tallinn. L’Estonia è uno dei segreti meglio custoditi al mondo.
Il Paese che si affaccia sul mar Baltico è stato ribattezzato The Digital Republic in un recente long form pubblicato sul New Yorker. La domanda da cui parte Nathan Heller, giornalista autore dell’articolo, è: “Come ha fatto questo piccolo Stato post-sovietico a trovare la strada verso il futuro?” Una sola parola: digitalizzazione.
Per trasformare l’estonia in una società digitale ci si è affidati a e-Estonia, un ambizioso progetto tecnologico.
Oggi, grazie a questo progetto, tutti i servizi – giustizia, educazione, banche, elezioni, sanità etc. - sono stati digitalizzati in un’unica piattaforma chiamata X-Road. Così facendo, I cittadini possono votare dai tablet e pagare le tasse dallo smartphone
Il principio base è quello dell’“una sola volta”: quando un’informazione viene inserita nella piattaforma, essa non verrà richiesta in futuro. Tutto più veloce dunque, dai moduli di rischiesta del mutuo al ticket per il parcheggio dell’auto. Ogni cittadito ha I propri dati inseriti nel sistema, accessibile con una chip-I.D. card (una sorta di carta d’identità con microchip), che autorizza l’accesso e velocizza ogni procedura burocratica. Tutte eseguite on-line, senza file agli sportelli e mattinate perse nell’attesa.
Bellissimo, anche se la diffidenza potrebbe portare a chiedersi: “Quanto è sicuro inserire tutti i dati personali in una piattaforma? Per di più in una piattaforma governativa?” L’effetto Orwell è dietro l’angolo, ma non c’è pericolo. X-Road non contiene I dati in modo centralizzato, ma utilizza singoli server connessi tra di loro in modo criptato.
Ciò riduce il rischio di veder violato il database. Per capirci: la banca usa un server locale dove inserisce dati personali del sign. Rossi, come fa l’ufficio dove lavora il sign. Rossi e il medico del sign. Rossi. A questo punto chiunque richiederà un’informaizone sul sign. Rossi potrà accedere al singolo server dove l’informazione è contenuta, senza avere a isposizione l’intero dataset dell’individuo.
Tra I servizi più innovativi c’è e-Ambulance, app usata dai paramedici dal 2015. Collegata a X-Road, l’app consente al personale sanitario di accedere a tutti i dati clinici di un paziente prima ancora di visitarlo. Significa che, se chiamate un’ambulanza lamentando dei dolori al petto, prima ancora che il medico arrivi egli conoscerà il vostro ultimo esame cardiologico. Un discreto risparmio di tempo, in una situazione dove il tempo tende a contare qualcosa. Nel campo sanitario già dal 2011 in Estonia si parlava “telemedicina”, un sistema che consentiva a dottori sparsi nella nazione di mettersi in contatto tra di loro.
Oltre al vantaggio pratico, il processo di digitalizzazione ha portato anche benifici economici.
Ogni anno l’Estonia risparmia una cifra pari al 2% del PIL, che viene reinvestita per ottenere protezione militare dalla Nato. Una necessità, visto il modesto esercito del Paese e i rapporti non proprio idilliaci con la vicina Russia.
Nel 2014 il governo ha lanciato anche un programma di residenza digitale, che consente agli stranieri di loggarsi a X-Road – e a tutti I servizi a essa collegata – senza l’obbligo di vivere in Estonia. Il tutto, per incentivare un allargamento dell’utenza, visto il milione e mezzo scarso di cittadini estoni. Non solo cittadini con la residenza digitale. Anche le start-up sono state incoraggiate a mettere le radici nei pressi del Baltico. L’Estonia ha il livello di tassazione delle imprese più basso dell’Unione Europea ed è conosciuta per il suo liberismo riguardo la regolamentazione della ricerca tecnologica.
C’era da aspettarselo. È pur sempre il Paese che ha inventato Skype nel 2003.