La festività di San Valentino è appena stata archiviata e si stimano numeri da capogiro per la vendita di fiori. Tuttavia, non tutti hanno festeggiato la giornata degli innamorati allegramente o in coppia e può capitare di ritrovarsi proprio all'indomani del 14 Febbraio con una gran voglia di vendetta, senza per questo voler però commettere qualche follia.

Per tutti coloro che hanno qualche "sassolino nella scarpa" di cui vogliono liberarsi, corre in soccorso FioriMarci.com, una piattaforma ecommerce dal quale è possibile scegliere di perdonare o vendicarsi di qualcuno.

Nella home del sito, infatti, cliccando sul tasto "Perdona" è possibile inviare direttamente alla persona degna di una seconda possibilità un bel bouquet di fiori di stagione. Selezionando, invece, il tasto "Umilia con i fiorimarci" il malcapitato si vedrà recapitare un mazzo di fiori nelle versioni decapitati, puzzolenti, mosci o, la più inquietante, la versione "voodoo", all'interno dei quali è possibile ritrovare fiori di stagione chiaramente conficcati da spilloni!

Come nasce l'idea di Fiorimarci

L'ideatrice, Giulia Giontella, con un passato da avvocato, ha approfittato della sua passione per i fiori per fondare Flority Fair, un'azienda che si occupa di vendita online di fiori a km zero, dunque esclusivamente fiori italiani.

Negli ultimi anni soprattutto sui social è nato il fenomeno degli haters, generalmente persone con account falsi che attaccano personaggi pubblici in modo feroce e senza motivo. Da questa tendenza, Giulia, parlando con un amico, ha pensato ad un modo per vendicarsi di persone per qualche torto subito inviando per scherzo fiori appassiti, anzi marci.

Proprio come gli haters si nascondono dietro account falsi, anche i fiori marci possono essere inviati accompagnati da bigliettino o in forma anonima.

L'ideatrice di Fiorimarci ribadisce che l'intento è di burlarsi di colui che si è reso degno di questo gesto, niente di più. In realtà le chiavi di lettura di questa idea sono molte.

Attualmente il settore florovivaistico è molto colpito dall'importazione dall'estero e non c'è ancora la stessa attenzione da parte del consumatore nell'esigere come nel settore agroalimentare prodotti italiani con filiera corta. Riuscire a vendere prodotti italiani (quindi anche con un prezzo più alto),notoriamente deperibili in pochi giorni, non è facile. Trovare il modo di venderli anche quando non sono più commercialmente appetibili, ha del geniale.