Vi ricordate il Pi Greco? La costante matematica che, come ci insegnano a scuola, viene utilizzata per esprimere il rapporto tra la circonferenza di un cerchio e il suo diametro? Oggi, 14 marzo, è la sua festa! Perché si è scelto proprio questa data? Semplice, nei paesi anglosassoni le date si scrivono anteponendo il mese al giorno, dunque il nostro 14/3, per loro è 3,14 (il valore della costante). Il 14 marzo, inoltre, è la data di nascita di Albert Einstein e, in futuro, questa giornata verrà ricordata per essere il giorno in cui è morto Stephen Hawking.

Pi Greco e Apple Pie

Il Pi Day è nato nel 1988 negli Stati Uniti.

L'idea di istituire una giornata in onore di una costante matematica è venuta a fisico Larry Shaw che propose un'iniziativa particolare e simpatica all’Exploratorium, il museo della scienza di San Francisco, L'idea era quella di fare una marcia in tondo e di preparare torte (per via dell'assonanza tra le parole "pie", ossia torta, e "pi"); e proprio quest'ultima idea è divenuta, negli States, una vera e propria tradizione (che ha ispirato anche l'odierno doodle di Google che, per l'occasione, mostra la "ricetta" di una torta di mele preparata secondo la costante matematica dal pasticciere francese Dominique Ansel).

Quanto vale il Pi Greco

ll valore del Pi Greco è un numero decimale illimitato e non periodico; infatti, risulta composto da infinite cifre che non tendono a ripetersi rispettando un pattern finito.

Oggi, ne conosciamo, con certezza, più di mille miliardi, ma anche se siamo capaci di calcolarne sempre di più e sempre più in fretta, non potremo mai conoscerle tutte.

Come ci ricorda Anna Maria Paganoni (professoressa di statistica al Politecnico di Milano), la difficoltà di questa costante matematica sta, proprio, nel riuscire ad approssimare la sua "coda" infinita.

Anche se, in fondo, non ce ne sarebbe neppure bisogno: basti pensare che la Nasa, per i calcoli relativi ai viaggi interplanetari, ne usa "solo" 15!

Il re dei numeri

Il Pi Greco è considerato il re dei numeri e non serve solo per calcolare l’area del cerchio (la formula è A = πr²). A dispetto della sua storia millenaria e' una costante matematica incredibilmente attuale e versatile; viene ripresa in tantissime leggi della fisica e vanta innumerevoli applicazioni pratiche; è utilizzata nella teoria relatività generale da Albert Einstein, ma anche nell’elettromagnetismo, nel calcolo delle probabilità e nella meccanica quantistica.

In pratica, senza il Pi Greco, non potremmo calcolare le orbite dei satelliti, non riusciremmo a studiare la propagazione delle onde elettromagnetiche (dunque i nostri smartphone non riuscirebbero a comunicare), o, ancora, non saremmo in grado di prevedere l'andamento dei mercati finanziari. Insomma, senza il Pi Greco, i conti non tornerebbero, e la nostra vita non sarebbe la stessa.