“Scene appartenenti al futuro”, “Ricordi di una vita precedente”, “Fenomeni legati al paranormale”: queste sono solo alcune delle definizioni naif riguardo ai déjà-vu, uno dei fenomeni più strani e controversi della psiche umana. Non c’è dubbio alcuno sul fatto che questa rievocazione psichica accenda qualcosa nella memoria, un ricordo flebile, un bagliore nella memoria non sufficiente per definirsi come un ricordo o una predizione, ma abbastanza da far suscitare nelle nostre menti il pensiero che lo sia. Da anni la ricerca psicologica conduce degli esperimenti per definire con precisione questi fenomeni, e finalmente un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Psychological Science” ha fatto luce sulla questione.

La risposta ai déjà-vu

Con tutta la delusione degli appassionati al mondo del paranormale, la ricerca ha dimostrato come i déjà-vu non sono altro che delle spontanee ricostruzioni di ambienti, eventi, azioni o persone già incontrate in passato, ma di cui non riusciamo a ricordarci. In parole povere, un déjà-vu non è altro che la sensazione di un ricordo o di una predizione, ma il fenomeno si esaurisce qui, senza alcun legame effettivo con altre esperienze. L’esperimento ha dimostrato la vera natura del fenomeno mettendo inoltre in luce l’incredibile potenziale del cervello umano: un déjà-vu si verifica perché la nostra mente collega uno stimolo visivo nuovo con uno della nostra memoria immagazzinato in precedenza, in importa quanto lontano sia quel ricordo.

La nostra memoria, infatti, ha una capacità di immagazzinamento interminabile per la vita media di un uomo: una volta che i dati passano dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine, i dati memorizzati restano indelebili nella mente inconscia, ed è proprio da lì che il nostro cervello attinge per collegare uno stimolo nuovo con uno del nostro passato.

Il déjà-vu si verificherebbe perché il ricordo evocato in collegamento con lo stimolo nuovo non è sempre accessibile alla parte conscia di noi.

La potenza della nostra memoria

I déjà-vu sono la dimostrazione della potenza della memoria umana, e di quanto non siamo in grado di gestire la mole interminabile di ricordi che collezioniamo nel corso della nostra vita.

Essere impossibilitati nel ricordare un fenomeno del proprio passato, pur avendone di fronte uno simile e ci mostra quanto della nostra mente sia bloccato, e quanto siamo poco consci del nostro intelletto.