Nara dreamland è stato un parco giochi giapponese costruito nel 1961 da Kunizo Matsuo nella città di Nara.
L’imprenditore Giapponese, presidente della Matsuo Entertainment Company, rimase colpito dal Disneyland park di Los Angeles durante un viaggio negli USA nel 1955, anno dell’inaugurazione del parco.
Matsuo pensò che l’idea potesse funzionare anche in Giappone e decise così di riproporla nella città di Nara, antica capitale e culla della cultura nipponica. Il suo intento era quello di riproporre l’esatta copia del parco giochi americano nella propria terra.
Il problema più grande si presentò nel momento dell’apertura del parco, infatti la Disney non concesse le licenze dei più celebri personaggi che la rappresentavano e la JDSC, la società del Signor Matsuo, dovette inventare dei personaggi propri, costruiti ad hoc per il pubblico giapponese. Il parco, costruito sul modello americano, aprì i propri battenti il 1 luglio 1961 senza Pippo, Pluto, Topolino, Paperino e compagnia bella. I motivi per cui la Disney e la JDSC non trovarono l’accordo sulla concessione delle licenze è ancora ignoto.
Una delle attrazioni principali del parco era il Castello della Bella Addormentata, riprodotto fedelmente da Matsuo.
Declino e chiusura del parco giochi
Il lento declino del parco giochi di Nara iniziò nel 1983, 20 anni dopo la sua inaugurazione, a causa dell’apertura del Disneyland Park di Tokio, che attraeva molta più gente.
Nel 1993 il parco giochi venne acquistato dalla catena di supermercati Daiei, e dopo otto anni, nel 2001, l’apertura degli Universal Studio Japan di Osaka, a soli 20 km da Nara, diede il colpo di grazia definitivo al parco.
Il parco è stato chiuso nel 2006 e le sue attrazioni, ancora tutte in piedi, sono diventate centro di culto per fotografi ed esploratori urbani di tutto il mondo.
L’esplorazione urbana consiste nel visitare luoghi costruiti dall’uomo, abbandonati o meno, dall’accesso generalmente negato, nascosto o comunque complicato. L’ambiente, ormai deserto, è suggestivo e ha qualcosa di magico: mostra uno spettacolo bello ed inquietante allo stesso tempo. Le attrazioni, ormai abbandonate, sono ancora intatte ma ormai dominate dalla natura, che avanza incontrollata.
Nel novembre 2015 un agenzia immobiliare di Osaka ha acquistato l’intera proprietà per 730 milioni di Yen: il destino del parco è ignoto, ma contro ogni speranza le attrazioni continuano a sopravvivere.