Marte può aver ospitato la vita e Curiosity, il rover atterrato sul pianeta rosso il 6 agosto 2012, invia i propri dati a Terra (pubblicati su "Science") che sembrano mostrare un'importante probabilità che vi siano stati i presupposti per ospitare forme di vita. Negli scorsi giorni, infatti, sono stati ricevuti dall'agenzia spaziale statunitense nuovi dati che proverebbero non solo la presenza di biomolecole nell'atmosfera marziana, in particolare metano, ma soprattutto una variazione delle stesse rispetto a precedenti rilevazioni. Questi rilevamenti sono estremamente importanti in quanto la presenza di metano nell'atmosfera può indicare la presenza di esseri viventi su un pianeta, anche se non dice molto riguardo al tipo di organismi viventi né riguardo al periodo di una loro eventuale presenza.
Inoltre la suddetta molecola, in determinate condizioni, può derivare dalla presenza di alcuni particolari processi non biologici. La variazione, invece, potrebbe verosimilmente indicare un'attuale presenza di alcuni organismi biologici sul suolo marziano, anche se resta da capire se l'origine del metano possa essere biologica.
La ricerca della vita su Marte
Queste rilevazioni non sono certo le prime fatte sul pianeta rosso. La ricerca della vita su Marte è iniziata molti anni fa ed è stata portata avanti dalla Nasa con la missione chiamata Mars Science Laboratory (MSL) iniziata il 26 novembre 2011. La missione MSL sarebbe dovuta durare poco più di un anno marziano (circa due anni terresti) ma, ogni oltre più rosea previsione, è ancora in corso e il rover, che ha cominciato a mandare fotografie molto dettagliate e dati sulla Terra subito dopo il suo atterraggio, avvenuto tramite la sofisticata EDL (entry, descent, landing) nei pressi del cratere Gale, ancora in funzionamento.
La prima rilevazione di molecole organiche su Marte è avvenuta il 6 agosto 2012, rinvenute all'interno di argiliite lacustre proprio nel cratere Gale, nei pressi della formazione Murray, formatasi all'incirca 3,5 miliardi di anni fa: ciò potrebbe indicare vita proprio in quel periodo. Era allora ancora troppo presto per rilevare eventuali variazioni di concentrazione del gas metano, rendendo quindi impossibile avvalorare l'ipotesi di una presenza attuale di organismi viventi.
I passi fatti tramite la missione MSL sono stati numerosi e hanno permesso di ottenere una più profonda conoscenza di Marte, in attesa di nuove missioni della Nasa e dell'Esa, nonché delle agenzie spaziali dei Paesi emergenti e delle nuove agenzie private.