Quando si parla di fantasmi si deve sempre considerare il fattore folkloristico della questione, in quanto la scienza ufficiale ritiene inverosimile l’esistenza di forme di vita che, secondo le narrazioni popolari, sarebbero in possesso di capacità tali da poter sfidare le più basilari leggi della fisica. Eppure sono milioni le testimonianze che, ogni anno, citano possibili incontri, spesso fortuiti e furtivi, con presunte entità spiritiche. La storia non è monda da narrazioni aventi come oggetto spiriti, fantasmi e streghe, e sebbene molte di loro siano state smentite dai fatti oggigiorno noti, molte altre sono ancora in grado di destare stupore e un pizzico di timore nei più suscettibili.
Sembrerebbe quest’ultimo il caso di un’apparizione spettrale che nel 1518 interessò il territorio di Bergamo, di cui fu informata anche la Chiesa ed in particolare l’allora Papa Leone X.
Il fatto
Nel gennaio del 1518, il Santo Padre, informato degli stranissimi avvenimenti che si verificavano nei territori del bergamasco, e che avrebbero avuto come protagonisti dei veri e propri fantasmi, indisse un Concistoro per discutere degli straordinari eventi con i suoi Cardinali. La questione riguardava eventi di presunta origine paranormale o demoniaca che avrebbero avuto luogo nei boschi di Verdello solo poche settimane prima. La cosa che destò particolare stupore fu il gran numero di testimoni, molti contadini e persino Cavalieri che si trovavano casualmente nei paraggi della chiesetta di San Giorgio.
Secondo quanto descritto dal Conte Bartolomeo Martinengo, in una lettera indirizzata all'allora ambasciatore veronese a Venezia, nel luogo in questione si verificavano stupefacenti apparizioni di interi eserciti spettrali, due diversi schieramenti che ad ogni apparizione si scontravano in una cruenta battaglia.
Dai boschi si sarebbero improvvisamente materializzati: fanti, cavalieri e carri da guerra, ed improvvisamente i presenti si sarebbero trovati coinvolti in una battaglia d'altri tempi.
Quando la questione passò sotto il controllo della Chiesa, e dunque del Papa, era già di pubblico dominio in tutta Europa, passata di voce in voce, da persona a persona, in anni in cui nessuno avrebbe potuto neppure immaginare la nascita dell’odierno social network. Furono realmente apparizioni spettrali? Fu solo il frutto di un’intensa allucinazione collettiva?
Recentemente Heinz Schilling, professore di Storia moderna presso la prestigiosa Università di Berlino, nel suo libro intitolato '517. Storia mondiale in un anno' (Keller editore), spiega come in quegli anni il territorio fu oggetto di cruente battaglie che assunsero le proporzioni di un vero e proprio sterminio, accompagnate da malattie e carestie. Ciò avrebbe potuto facilmente causare un'allucinazione collettiva spinta da una pregressa paura collettiva propria del periodo storico di riferimento.
Più nello specifico, oggi si suppone che il presunto fenomeno allucinatorio possa essere spiegato con un’intossicazione alimentare dovuta alle condizioni precarie di igiene del tempo. Resta però l’ipotesi che forse più affascina, quella del reale fenomeno paranormale, e se così fosse ci chiediamo: potrebbe ripetersi anche oggi?