Antinfiammatorio naturale
Secondo una ricerca pubblicata su "Molecular Nutrition & Food Research", integrare il resveratrolo nella dieta, attraverso un bicchiere di vino a pranzo o un bel grappolo d’uva rossa come dessert, non è affatto una cattiva idea. Grazie ai suoi componenti attivi (polifenoli, flavonoidi), questa molecola è in grado infatti di inbire la comparsa di alcune infezioni batteriche e micotiche, scongiurandone la degenerazione e stimolando un’efficace reazione da parte del sistema immunitario.
Proprietà antiossidanti e antitumorali
Il resveratrolo si è rivelato utile nel neutralizzare la pericolosa azione dei radicali liberi, sostanze nocive per la salute, poiché in grado di favorire e accelerare i processi di invecchiamento cellulare. Esse, inibendo il sistema immunitario, lo espongono al rischio di sviluppare patologie croniche e forme tumorali.
Ripara i danni del DNA
Grazie alle sue proprietà rigeneranti e alla capacità di inibire l’enzima responsabile della proliferazione tumorale (cicloossigenasi), il resveratrolo sarebbe in grado di innescare una serie di processi finalizzati alla regolazione del ciclo cellulare, nonché alla riparazione del DNA. In termini pratici, rallenterebbe notevolmente l’avanzare delle lesioni cancerose e favorirebbe la guarigione delle cellule coinvolte in tali patologie.
Amico del cuore
Le proprietà vasoprotettive sarebbero confermate dalla bassa incidenza di patologie cardiovascolari riscontrata nell’area meridionale della Francia, dove l’abitudine di accompagnare i pasti con un bicchiere di vino favorirebbe una buona circolazione e conseguente corretta funzionalità cardiaca. Naturalmente, bere in quantità moderata evita che i danni dell’alcool vanifichino tali vantaggi.
Scudo contro la degenerazione dei neuroni
Grazie alle sue proprietà stimolanti e protettive, il resveratrolo agisce in modo benefico anche sui processi di rinnovamento neuronale, favorendo lo sviluppo e il mantenimento delle funzionalità cerebrali, anche nei casi di deficit cognitivo, come la sindrome di Down: questo è quanto dimostrato da uno studio condotto dall'Istituto di Biomembrane e Bioenergetica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bari.
Effetto anti-age
Prezioso alleato della bellezza, oltre che della salute, il resveratrolo è in grado di stimolare i processi cellulari preposti alla produzione di collagene, una proteina contenuta nel tessuto connettivo, che conferisce elasticità alla pelle, mantenendo una carnagione fresca e giovane più a lungo. Contribuisce dunque a migliorarne il tono e la consistenza, impedendo la formazione precoce delle rughe.
Un aiuto per l’umore e l’Alzheimer
Il resveratrolo avrebbe un’azione benefica anche sull'ippocampo, la zona del cervello deputata alle funzioni cognitive, e l’impatto di tale intervento sembrerebbe rivelarsi un toccasana per umore e memoria. Da una ricerca condotta in Texas è emerso un certo beneficio addirittura sul piano terapeutico, se utilizzato come coadiuvante nel trattamento per la prevenzione delle demenze senili e persino l’Alzheimer.
