Già lo sapevamo, senza aver compiuto studi particolari, e la scienza lo ha confermato: abbracciarsi fa bene. Ecco perché anche quest'anno, il 21 gennaio, celebreremo la 'Giornata mondiale degli abbracci'. Prendersi tra le braccia è un gesto salutare, stringersi gli uni con gli altri è un autentico toccasana che ha come effetto immediato la riduzione nell’organismo di una sostanza chiamata cortisolo, un ormone che la medicina collega alle sensazioni di ansia e di stress. Abbracciarsi inoltre aumenta la produzione di ossitocina (il famoso 'ormone dell’amore'), una sostanza molto importante per il parto e l’allattamento, che recenti studi hanno indicato come elemento biochimico delle relazioni sentimentali.

L’ossitocina migliora la salute del sistema cardiovascolare, stimola il sistema immunitario aiutando l’organismo a proteggersi dalle infezioni e in generale produce sensazioni benefiche.

I benefici di un abbraccio

L’abbraccio rappresenta una forma di vicinanza sociale ed emozionale che viene espressa in modo evidente. Abbracciarsi significa fidarsi dei propri simili e permettere all’altro di prendersi cura di noi. Questo gesto ha effetti benefici sul sistema neuroendocrino e consolida legami psicologici già esistenti, oppure ne crea di nuovi. L’abbraccio favorisce la riduzione dei conflitti, aumenta l’empatia e la capacità di comunicare e riconoscere le emozioni altrui. Meglio quindi riprendere a utilizzare questo gesto, e non solo il 21 gennaio, ma tutti i giorni dell’anno.

Dal blue Monday alla giornata mondiale degli abbracci

Inutile dirlo, ma ogni abbraccio contiene in sé qualcosa di magico, e non soltanto per l’aspetto romantico del gesto. Ecco perché, a partire dal 1980 (inizialmente cominciò negli Stati Uniti, ma in breve questa consuetudine si diffuse in tutto il mondo), il 21 gennaio di ogni anno si festeggia la Giornata mondiale degli abbracci.

Il periodo scelto non è del tutto casuale, cade il terzo lunedì di gennaio, nel giorno chiamato Blue Monday e considerato il giorno più triste di tutto l’anno. La causa di questa tristezza si dice essere associata al Natale che se ne è andato, al clima invernale e alle giornate grigie, agli eccessi alimentari che a molti hanno regalato qualche chilo in più… insomma, tutti avvenimenti che generano una sensazione di mestizia e una malinconia di fondo che la Giornata mondiale degli abbracci cerca di combattere. A modo suo, abbracciandosi.