Vittorio Gassman nacque il 1 settembre 1922 a Struppa, quartiere genovese della Val Bisagno. Figlio di un ingegnere tedesco, si trasferì a Roma, dove s’iscrisse all'Accademia Nazionale d'arte drammatica. Nel 1959 condusse Il Mattatore, varietà della Rai il cui titolo diventò il suo soprannome, che lo accompagnò per il resto della sua vita. Negli anni '60 lavorò con produttori cinematografici del calibro internazionale, tra cui Dino Risi, Vittorio De Sica, Luigi Comencini, Ettore Scola, Mario Monicelli, Nanni Loy, Sergio Corbucci, Roberto Rossellini, Burt Reynolds, Robert Altman e tanti altri. A vent'anni dalla sua scomparsa, è ritenuto uno dei migliori e più rappresentativi attori italiani di tutti i tempi, per via della sua professionalità e versatilità.
Era un appassionato di pallacanestro
Da giovane giocava nella squadra di pallacanestro S.S. Parioli, arrivando a far parte della nazionale universitaria e a giocare la partita finale dello scudetto con la Bruno Mussolini nel 1942
È stato anche scrittore
Dopo aver scritto il romanzo Luca dei numeri nel 1965, pubblicò numerose autobiografie, tra cui Un grande avvenire dietro le spalle nel 1982 e Grandi memorie del sottoscala nel 1992. Inoltre, scrisse opere come Mal di parola, Lettere d'amore sulla bellezza in collaborazione Giorgio Soavi e Ulisse e la balena bianca.
Vinse il Leone d'oro e il premio del Festival di Cannes
Tra i riconoscimenti più importanti vinti da Vittorio Gassman, il Leone d'oro alla carriera e il premio del Festival di Cannes come miglior attore.
Si sposò quattro volte
Vittorio Gassman aveva una vita sentimentale piuttosto movimentata. L'attore ebbe quattro mogli e ognuna di loro gli diede un figlio: il più noto è Alessandro, affermato attore e produttore cinematografico.
Visse a Palmi, in provincia di Reggio Calabria
Visse i primi anni della sua vita a Palmi, un comune marittimo in provincia di Reggio Calabria, dove il padre lavorava alla realizzazione del nuovo quartiere 'Ferrobeton'.
Il suo primo film andò perduto
Nel 1945 esordì nel mondo del cinema con Incontro con Laura. Purtroppo, il film andò perduto. Nel 1979 arrivò il suo primo grande successo con Riso Amaro, celebre pellicola neorealista di Giuseppe De Santis.
Il bipolarismo
Per molti anni l'attore soffrì di disturbo bipolare, una patologia psichiatrica caratterizzata da continui e repentini cambiamenti dell'umore.
Diresse se stesso in diverse pellicole
Vittorio Gassman intraprese la carriera da regista e diresse se stesso in diversi film, tra cui Kean-Genio e sregolatezza, L'alibi, Senza famiglia nullatenenti cercano affetto e Di padre in figlio.
Doppiò Mufasa in Il Re Leone
Nel 1994 prestò la sua voce al personaggio Mufasa nella pellicola d'animazione Il Re Leone.
La citazione 'Non fu mai impallato' inserita sulla lapide
Morì il 29 giugno 2000 a Roma a causa di un arresto cardiaco. Le sue ceneri si trovano nel Cimitero del Verano, segnalate da una lapide a forma di libro aperto con la seguente epigrafe, voluta dall'attore stesso: 'Non fu mai impallato!'.