“Arianna” è un racconto datato 1895 dello scrittore e drammaturgo russo Anton Pavlovič Cechov, distribuito attualmente in Italia dalla casa editrice Intrecci Edizioni che ha inaugurato con esso una nuova collana, Enne Classics, in cui vengono pubblicati diversi classici della letteratura internazionale.

L’opera narra di un incontro tra due sconosciuti mentre viaggiano da Odessa a Sebastopoli su un battello a vapore. Uno dei due, la voce narrante, racconta di essere stato fermato da quest’uomo elegante e di bell’aspetto, che esordisce in una cinica disamina delle relazioni amorose e della natura delle donne: "Appena siamo sposati o abbiamo una relazione, ci sentiamo, in capo a due o tre anni, disincantati e delusi […] E alla fine dei conti, ecco, ci convinciamo che le donne sono menzognere, vane, frivole, ingiuste, poco evolute, crudeli".

L’uomo si chiama Ivan Il’ič Samochin, e ha deciso che lo sconosciuto dovrà ascoltare la storia del suo fatale incontro e del tormentato amore con Arianna Kozlović.

Cechov conduce quindi i lettori in una vicenda caratterizzata da menzogne, incomprensioni e tradimenti, narrata con un’ironia mista a pessimismo.

L'amore ha sempre due facce

L’autore russo, infatti, aveva perso fiducia nell'essere umano, e la solitudine - in cui un’invalidante tubercolosi lo aveva relegato - acuì la sua insofferenza verso un mondo piccolo borghese vanesio e decadente. Ed è esattamente la descrizione di Arianna: una donna vanitosa, furba e meschina, interessata solo alle ricchezze e alla bella vita e soprattutto incapace di amare.

"Arianna cercava di amare, faceva finta di amare, mi aveva anzi giurato che mi amava", afferma Samochin, la cui eccessiva visione poetica dell’amore non gli permette di giudicare la realtà per quella che è.

“Arianna” tratta anche il tema della noia, della monotonia della vita: la donna non sopporta l’ambiente rurale e umile in cui è costretta a vivere, e ancora meno tollera l’immobilismo di Samochin, il suo accontentarsi delle gioie della natura e la sua scarsa predisposizione all’avventura e all’eccesso.

La gelosia di Samochin

Ma quando la donna si mette in viaggio con un amico comune, Lubkov, la gelosia che prova Samochin lo spinge a seguirla e a lasciare il conforto della sua casa. I tre viaggiano attraverso l'Europa meridionale, sperperando i soldi del malcapitato, che acconsente a tutto per amore della donna, finché non scopre la natura della sua relazione con Lubkov.

Cechov narra una storia di inganni e di illusioni in cui l’anima candida di un uomo innamorato è straziata dalla crudeltà di una donna, che diviene simbolo dell’insoddisfazione e del tedio di una società in declino.