“Segreto di madre. Parole nascoste di un amore infinito” di Stefano Antonini racconta la storia di un insegnante, l’autore stesso, che ha deciso di condividere con i suoi alunni una parte importante del suo vissuto personale. Il romanzo di narrativa contemporanea è uscito nell'autunno 2021 ed è edito da Astro Edizioni.

Narside e la sua scatola

Dopo la morte di sua madre Narside, Stefano trova nella casa della donna una scatola di latta contenente 124 lettere: leggendole si rende conto di avere tra le mani un segreto che si è portata nella tomba e che riguarda il suo primo grande amore.

Ignaro di quella parte della vita della madre, l’autore cerca di fare luce sulla relazione che ha intrattenuto - appena ventenne - con un suo coetaneo, Aliseo, che sembra essere stata caratterizzata da una forte passione e da un grande struggimento.

Le lettere sono tutte di Aliseo, ma non è difficile intuire l’amore che Narside provasse per lui, pur non potendo leggere le sue dirette parole: Stefano si appassiona alla loro storia e soprattutto è colpito da una vicenda che ha scosso la madre nel profondo e che probabilmente ha condizionato il corso della sua esistenza.

Le missive sono state spedite tra il 1951 e il 1952 e raccontano del periodo storico che stavano vivendo, del loro carattere e delle loro inclinazioni; i due ragazzi hanno dovuto patire in giovane età le sofferenze del secondo conflitto mondiale e - a distanza di sei anni dalla fine della guerra - hanno tutte le intenzioni di riscattarsi e di raggiungere i propri obiettivi: Aliseo vuole dedicarsi all’arte pittorica e Narside vuole diventare un’insegnante.

Aliseo spala il carbone

Purtroppo però la vita non aiuta gli idealisti e, provenendo da famiglie umili, i due devono lottare per esaudire i loro desideri: Aliseo spala carbone sui treni a vapore, mentre la ragazza lavora come segretaria.

Mentre Narside riesce ad affrancarsi da una professione che non ama e ad avvicinarsi al mestiere di insegnante senza perdere di vista la realtà, Aliseo sogna troppo in grande e rischia tutto, anche la sua relazione, per diventare l’artista che ha sempre desiderato essere.

Dalle loro ultime lettere emerge il conflitto della coppia derivante dall’impulsività di Aliseo.

L'autore pensa bene di proporre tale situazione ai suoi alunni, raccontando loro la storia dei due ragazzi e coinvolgendoli attivamente per farli riflettere sui legami e sull’affettività. In seguito, ha anche trasformato questa appassionante vicenda appunto in un libro, spiegando: "Quando decisi di raccontare questa storia, fu tale la reazione e il coinvolgimento della classe, che lasciar svanire questo materiale prezioso sarebbe stato un delitto".