Crisi coniugale in arrivo? Il rapporto non funziona più? I problemi tra fidanzati si possono prevedere: basta osservare come dorme la coppia. Due persone abbracciate hanno infatti una percentuale più bassa di possibilità di separazione perché la soddisfazione è maggiore, se invece dormono a distanza hanno in quello spazio vuoto la prova dei problemi pronti ad affliggerli.


Questo è il risultato di uno studio presentato al Festival Internazionale delle Scienze di Edimburgo guidato dal professore Richard Wiseman, psicologo dell'Università di Hertfordishire. Lo studio è stato condotto attraverso la somministrazione a 1000 persone di un questionario che ha indagato la soddisfazione nel rapporto di coppia e la distanza dal partner al momento del riposo notturno.


I risultati sono apparsi inequivocabili: maggiore è la distanza dal partner maggiore è l'insoddisfazione verso la propria relazione. Infatti il 94% delle coppie che hanno dichiarato di dormire a contatto l'uno con l'altro hanno anche manifestato soddisfazione verso il proprio rapporto, mentre solo il 66% di chi dorme a 30 pollici di distanza (equivalenti a 76,2 centimetri) ha espresso lo stesso parere positivo.


Sembrerebbe quindi che per conservare un rapporto sano si debba mettere da parte ogni più piccolo fastidio notturno: sopportare piedi freddi e sudori estivi senza battere ciglio. Alito pesante e un partner che russa non devono spaventarci. Ci viene in soccorso però un'altra parte dello studio che indaga le differenze tra le varie posizioni di riposo. "La più importante differenza coinvolge lo stare a contatto" ha sottolineato il professore Richard Wiseman a capo del team che ha condotto lo studio. A quanto pare infatti non esisterebbero sostanziali differenze tra chi dorme abbracciato guardando la stessa direzione e chi invece riposa schiena contro schiena. Ecco trovato un buon compromesso.