A tutte le donne in età fertile sarà capitato almeno una volta sentirsi chiedere, specialmente in periodi in cui si è particolarmente nervosi e irritabili, se si fosse in fase mestruale. Il disturbo premestruale è una vera e propria patologia che il manuale diagnostico psichiatrico inserisce nel capitolo dei disturbi depressivi. Per una diagnosi di disturbo premestruale devono configurarsi alcuni criteri che non sono altro che i campanelli di allarme.

I sintomi di malessere devono essere presenti dalla settimana che precede le mestruazioni e sentire un miglioramento già nei primi giorni del ciclo per poi scomparire del tutto.

Tra i sintomi caratteristici del disturbo premestruale ci possono essere sbalzi di umore, può capitare di sentirsi improvvisamente tristi o sentirsi facili al pianto, ci si sente depressi e autocritici. In questi giorni si è più irritabili del solito e si provano maggiormente sentimenti di rabbia e questo lo si può notare anche dai maggiori conflitti interpersonali. Tra i sintomi del disturbo premestruale vi è anche una ansia marcata, si prova come la sensazione di avere i nervi a fior di pelle.

A questi sintomi, in alcuni casi, si può aggiungere un diminuito interesse nelle attività normali come lavoro, scuola, hobby, si può provare difficoltà di concentrazione o ci si può sentire senza energia.

Anche l'alimentazione può essere interessata dal disturbo premestruale: si può provare mancanza di appetito o al contrario sentirsi affamati o sentire il forte desiderio per determinati alimenti. Inoltre può presentarsi insonnia o al contrario si può sentire più del solito il bisogno di dormire. Anche il corpo, a livello somatico, ne risente del disturbo premestruale: si possono manifestare dolori fisici, indolenzimento, tensione al seno, dolori articolari e muscolari e la tipica sensazione di sentirsi gonfi.

Bisogna sottolineare che il malessere durante i giorni del ciclo mestruale può essere fisiologico e non c'è da preoccuparsi, infatti per configurarsi una diagnosi di disturbo premestruale i sintomi, più di cinque, devono essere presenti per più mesi. Sicuramente in caso di dubbi il medico di base potrà fornire i chiarimenti del caso senza allarmarci inutilmente.