Nella vita di un individuo momenti di gioia e tristezza sono normali, il primo momento collegato a periodi di successi personali o eventi particolarmente gratificanti, e il secondo dovuto a momenti difficili quali la perdita di una persona cara o a delusioni personali o altro.

Tali reazioni non vengono più ritenute normali quando diventano troppo intense e durano troppo a lungo. La depressione, a differenza delle reazioni emotive normali, causa una forte compromissione delle funzioni fisiche, sociali e della capacità lavorativa.

I disturbi dell'umore vengono divisi in due grandi categorie: unipolari e bipolari.

Tra i disturbi unipolari vi è il disturbo depressivo maggiore ed a soffrirne sono soprattutto le donne, forse a causa di una predisposizione di tipo ormonale. Tra le altre cause scatenanti la depressione fondamentali i fattori genetici predisponenti e specifiche alterazioni nei circuiti cerebrali che controllano il tono dell'umore, l'affettività e alcune funzioni biologiche fondamentali. Queste alterazioni sono legate principalmente a modificazioni dei livelli di alcuni neurotrasmettitori della classe delle amine biogene: in particolare, serotonina, noradrenalina e dopamina. Altri meccanismi difettosi nei pazienti con depressione unipolare sono stati osservati a carico della via che controlla la risposta allo stress: asse ipotalamo-ipofisi-surrene.

I sintomi della depressione maggiore sono: umore depresso, perdita di interesse o piacere, umore depresso e tristezza, mancato interesse dalle attività che precedentemente procuravano soddisfazione, ingiustificata perdita o aumento di peso, insonnia o ipersonnia, facile affaticabilità, sentimenti di autosvalutazione, bassa capacità a concentrarsi.

Ai primi segnali bisogna rivolgersi innanzitutto al medico di base che valuterà un intervento più specifico. Non sono da sottovalutare i rapporti con amici e familiari, bisogna cercare di parlare di ciò che si prova delle proprie paure, ansie e senza vergogna.