La vita di una donna, divisa tra lavoro e maternità, può diventare un vero e proprio percorso ad ostacoli. Per questo motivo, molte donne che riescono a trovare un impiego, decidono prima di dedicarsi alla carriera e poi, quando hanno trovato una certa stabilità professionale, dedicano il loro tempo al concepimento e alla nascita di un figlio. Spesso, però, succede che il tempo passa troppo in fretta e non si riesca ad avere più l'età giusta per mettere al mondo un bambino, lasciando così molte donne col sogno infranto di poter un giorno sentirsi chiamare "mamma".
Per ovviare a questo problema, Apple e Facebook hanno deciso di intervenire in favore delle proprie dipendenti con un'iniziativa innovativa che, se supportata da un certo successo, non è escluso che possa essere adottata anche da altre società. Il colosso della telefonia e dell'informatica e il popolare social network hanno deciso di pagare alle dipendenti il procedimento di congelamento degli ovuli per lasciare intatta, nel tempo, l'opportunità di diventare mamme.
Facebook è già partito con l'iniziativa, mentre Apple ha fatto sapere che comincerà dal gennaio del 2015. Brigitte Adams, grande sostenitrice del congelamento degli ovuli e fondatrice del blog "Eggsurance", ha accolto con grande entusiasmo la decisione delle due grandi aziende. La Adams conferma che per una donna, al giorno d'oggi, è sempre più difficile conciliare il lavoro con la maternità e per questo motivo in molte sono costrette a rinunciare ad una delle due cose. Con il congelamento degli ovuli finanziato dai propri datori di lavoro, questi ultimi offrono alle donne l'opportunità di condurre la propria esistenza più serenamente e di avere maggiore libertà nello scegliere il tipo di vita che vogliono condurre.
Naturalmente, congelare gli ovuli non vuole dire garanzia di avere un figlio quando sarà il momento opportuno: anche se le tecniche stanno migliorando e le percentuali di riuscita sono in crescita, è un procedimento che comporta pur sempre dei rischi. La Società americana di Medicina della Riproduzione non ha statistiche attendibili sui bimbi nati da ovuli congelati, anche se consiglia alle donne di congelare al più presto gli ovuli, perché così aumentano le percentuali di buona riuscita della successiva Gravidanza. Per avere maggiori probabilità di successo, si dovrebbero congelare almeno 20 ovuli, ma siccome questo è un procedimento molto costoso, spesso tante persone vi rinunciano. Ecco perché, l'appoggio economico che Facebook ed Apple hanno deciso di dare alle proprie dipendenti risulta ancora più importante.