Mary Ainsworth, una psicologa canadese, ha ideato una procedura sperimentale, la Strange Situation Procedure (la situazione estranea), per vedere l'organizzazione dell'attaccamento del bambino, dai 12 ai 24 mesi, e per valutare il suo equilibrio tra il sistema di attaccamento e il sistema di esplorazione dell' ambiente.
La procedura sopracitata ha portato all' individuazione delle seguenti categorie di attaccamento nel bambino:
  1. bambini con attaccamento sicuro (B): protestano e piangono quando si separano dalla madre, ma, quando questa ritorna, si avvicinano a lei, cercando il contatto fisico;
  2. bambini con attaccamento evitante (A): se la madre si allontana, non piangono ma continuano ad essere concentrati sull'ambiente circostante, comportandosi in modo amichevole con l'estraneo, presente nella stanza di laboratorio. Al ritorno della madre, la ignorano, allontanandosi da lei. Questo, secondo la Ainsworth, sarebbe una strategia messa in atto per affrontare lo stress di separazione;
  3. bambini con attaccamento ambivalente (C): piangono, angosciati, al momento della separazione della madre e ricercano il contatto al momento della riunione. Questi bambini sono difficili da calmare e consolare;
  4. bambini con attaccamento disorganizzato/disorientato (D): possono prendere strane posture, interrompere bruscamente ciò che stanno facendo; abbiamo, in questi bambini, la perdita della continuità organizzativa;
  5. bambini con attaccamento non classificabile (Cc): cambiano in continuazione il modo di rapportarsi a se stessi, al genitore e all' estraneo, lasciando trasparire un alto rischio di possibili psicopatologie o psicopatologie già in atto.
I disturbi dell' attaccamento possono essere suddivisi come segue:
  1. assenza di attaccamento: frequente tra i bambini istituzionalizzati o che hanno subito molteplici cambiamenti nelle figure primarie di attaccamento, non riuscendo a costruire un legame di attaccamento privilegiato (per questo, non protestano alle separazioni e cercano consolazione da chiunque si trovi nei paraggi). Questi bambini sono distaccati da tutti ed è difficile coinvolgerli in un'interazione;
  2. attaccamento indiscriminato: questi bambini si aggregano e danno la mano a chiunque anche in circostanze minaccianti e paurose. Cercano conforto e protezione presso persone anche del tutto estranee;
  3. attaccamento inibito: tipico di quei bambini che, difficilmente, si allontanano dai genitori per esplorare l'ambiente: mantengono un'osservazione ipervigile dell' ambiente;
  4. attaccamento aggressivo: presenza di una figura di attaccamento preferenziale, verso la quale il bambino nutre, costantemente, forti dosi di aggressività e rabbia, espresse contro l'altro e contro Sè;
  5. inversione di ruolo: attaccamento in presenza di genitori molto disturbati, come tossicodipendenti, psicotici, gravi depressi, o trascuranti: il bambino è obbligato, per sopravvivere, ad assumere egli stesso le funzioni genitoriali in modo talora compiacente, talora sadico. Il divenire adulti prima del tempo di questi bambini, non permette loro di trovare quel calore e quell'affetto nell' ambito extrafamiliare, così necessari ad un percorso di crescita.