Quando si parla di condizione femminile ci si riferisce a quell'insieme di norme, costumi e visioni del mondo che riguardano il ruolo svolto dalla donna all'interno della società. Tante culture hanno attribuito alla donna un ruolo marginale, limitato alla procreazione e alla cura del focolare domestico e, benché nel corso dei secoli le donne si siano battute per ottenere cambiamenti in tutti i campi della sfera sociale, dal diritto al voto, dal lavoro al divorzio, alle leggi in materia di violenza sessuale, la disparità uomo/donna continua a non essere totalmente superata.
La violenza sulle donne è ancora oggi una delle piaghe peggiori che lacerano il mondo e una delle cause principali di decesso femminile. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità il 35% delle donne subisce o ha subito almeno una volta nella vita una violenza. Col termine di violenza s'intende un delitto commesso da chi in modo illecito usa la propria forza costringendo con atti di prevaricazione o minaccia a compiere o a subire atti sessuali contro la propria volontà. Siamo abituati all'idea che solamente un uomo sia in grado di arrecare violenza nei confronti di una donna. La donna, da sempre emblema di bontà, figura capace di donare cure e nutrimento, è ritenuta incapace di compiere atti di crudeltà verso una sua simile.
Per tale ragione, quando alle nostre orecchie giungono notizie riguardanti la violenza perpetrata da una donna nei confronti di un'altra donna restiamo sconvolti.
Può una donna essere capace di stuprare un'altra donna?
La stessa donna che da secoli si batte per sconfiggere questa stessa violenza? Evidentemente si. È questo il caso che da giorni sta agitando lo showbiz americano.
Melanie Martinez, finalista e rivelazione del famoso talent show statunitense The Voice 2012, è stata accusata dall'amica e collega Timothy Heller di averla costretta al sesso orale e di averla penetrata contro la sua volontà con un sex toy. Melanie Martinez ha negato le accuse dichiarando di essere amareggiata dal racconto di quella che credeva fosse un'amica, ribadendo che tutto ciò che è avvenuto tra loro è sempre stato consenziente da ambo le parti.
Chi tra le due abbia realmente ragione al momento non è dato saperlo, ma quel che è certo è che la notizia lascia perplessi. La domanda che ci si pone è perché non esista una legge che stabilisca che pure lo stupro di una donna su una donna è un reato a tutti gli effetti? La legge parla di stupro solo nel caso vi sia una penetrazione, eppure è chiaro a tutti che nel rapporto sessuale donna/donna una penetrazione reale non avviene.
Il caso di Melanie Martinez non è il primo a venire alla luce
Alcuni anni fa Rebecca Twinley, docente presso l'Università di Plymouth, aveva confessato di essere stata stuprata da una donna in un periodo in cui confessare l'argomento era ritenuto un tabù da celare e non raccontare a nessuno e sempre Rebecca, svolgendo alcune indagini personali, aveva scoperto che come lei tante erano state stuprate da altre donne, ma che avevano paura a parlarne perché si vergognavano e perché pensavano che nessuno le avrebbe mai credute. Quello che si auspica è che prima o poi vengano messe in atto delle leggi in grado di tutelare realmente le donna da qualsiasi forma di violenza.