La vicenda della banca Monte dei Paschidi Siena registra nuovo sviluppo di carattere giudiziario. La procura di Sienaha annunciato l'apertura di un fascicolo nel quel i PM senesi sostengono nei confrontidi MPS l'accusa per i reati di insider trading e di aggiotaggio.

L'insidertrading consiste nella negoziazione di strumenti finanziari (azioni,obbligazioni, derivati) da parte di chi versa nella condizione di insider (siapersone fisiche che persone giuridiche), ossia possiede informazioneprivilegiate sull'emittente degli strumenti finanziari o sul mercato dei titoliin questione (mercato azionari, obbligazionario, mercato dei derivati).

Chi sitrova nella condizione di insider non può acquistare o vendere o compiere altreoperazioni su strumenti finanziari o sui relativi diritti di opzioneavvalendosi appunto delle informazioni privilegiate in suo possesso,informazioni perciò che per le modalità con le quali sono conosciute dall'insiderdevono necessariamente rimanere riservate e sottratte al pubblico dominio.

Gliinquirenti della procura senese hanno ipotizzato oltre all'ipotesi di reatorelativa all'insider trading anche quella di aggiotaggio previsto dall'art. 501c.p. in base al quale sono passibili di condanna penale tutti coloro che "al fine di turbare il mercato interno deivalori o delle merci", pubblicano o divulgano "notizie false, esagerate otendenziose" oppure si adoperano in "artifizi atti a cagionare un aumento o unadiminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste diborsa o negoziabili nel pubblico mercato".

Da indiscrezioni che circolano a livello di informazione giornalisticasembrerebbe inoltre che gli inquirenti stiano per disporre un provvedimento disequestro conservativo pari ad un miliardo di euro nell'inchiesta relativa all'acquistodi Antonveneta da parte di MPS. Un acquisto che MPS avrebbe realizzato attraversoil pagamento di una somma di 9 miliardi di euro che risulterebbe esseregonfiata.

Il sovraprezzo nasconderebbe una serie di illeciti commessi daivertici dirigenziali di MPS e da alcuni funzionari bancari. I reati ipotizzatia riguardo sono quelli di truffa, aggiotaggio, turbativa ed ostacolo aicontrolli.

Le vicende legate ad MPS pongono il problema di unariconsiderazione del disvalore sociale del falso in bilancio, che attraversouna serie di atti legislativi che si sono susseguiti nell'ultimo decennio, havisto sensibilmente diminuire la gravità della sanzione comminata: dalla reclusioneda 1 a 5 anni all'arresto fino a 2 anni. Per effetto di questo mutamento ilfalso in bilancio non è più un delitto (punibile appunto con la pena dellareclusione) ma una contravvenzione, ossia un reato di minore gravità (punibilecon la pena dell'arresto).

Ciò determina un mutamento di disciplinaapplicabile: le contravvenzioni possono essere estinte prima del giudiziomediante oblazione, alla quale non consegue alcuna iscrizione nel certificatodel casellario giudiziale del soggetto indagato o imputato; inoltre i terminiper la prescrizione dei reati contravvenzionali sono più brevi di quelliprevisti per i delitti; alle contravvenzioni infine non si applica l'istitutodella recidiva.