Nella nottetra il 5 e il 6 Dicembre del 2007 nello stabilimento di Torino della Thyssenkrupp morirono 7 operai colpitida una fuoriuscita di olio bollente che aveva preso fuoco. La tragedia ebbe ungrande effetto sull'opinione pubblica e mise in evidenza il problema della sicurezza sui posti di lavoro. Neglianni successivi partì l'iter giudiziario per cercare di stabilire i colpevolidi questo gravissimo fatto e nella giornata di Giovedì è terminato il processodi appello svoltosi presso la Corted'Appello di Torino.

I giudici deltribunale di Torino hanno emesso una sentenza nella quale si mette in luce lamancanza di dolo e di conseguenza a tutti gli imputati sono state ridotte lepene loro comminate in primo grado.

L'amministratore delegato Herald Espenhahn ha visto scendere da16 a 10 gli anni di reclusione in quanto la corte ha cancellato l'accusa diomicidio volontario stabilendo che si è trattato di omicidio colposo con colpacosciente.

Ilresponsabile dello stabilimento RaffaeleSalerno è stato condannato a 8 anni e mezzo, a Gerald Priegnitz, membro del comitato esecutivo dell'azienda, e aldirigente Marco Pucci sono statiinvece assegnati 7 anni. Riduzione della pena anche al responsabile dellasicurezza Cosimo Cafueri che haavuto una condanna di 8 anni mentre l'altro dirigente Daniele Moroni ha avuto 9 anni di reclusione.

Oltre aparecchi rappresentanti delle istituzioni ad assistere alla lettura dellasentenza erano presenti i parenti delle vittime che, una volta apprese le nuovecondanne, hanno lanciato urla e proteste all'indizizzo dei giudici.

Il pubblico presente in aula si è allineato allerimostranze esprimendo anche considerazioni negative sulla qualità dellagiustizia nel nostro paese. I familiari delle vittime hanno poi occupato perore la maxi aula 1 del Palazzo diGiustizia che hanno poi abbandonato dopo aver ottenuto un incontro con ilPrefetto.

Ditenore opposto le considerazioni espresse dal pm Raffaele Guariniello che ha definito storica la sentenza emessa daigiudici che ha affermato essere quella con le pene più alte mai assegnate inprocessi riguardanti gli incidenti sul lavoro.

Questo nonostante sia statoeliminato il concetto di dolo che però il pm ha dichiarato che intende portareavanti nel successivo grado di giudizio in Cassazione.

Faranno ricorso alla Suprema Corte anche gli imputati checercheranno in questo modo di vedere pienamente riconosciute le loro tesi difensive. Soddisfazione è emersanelle dichiarazioni dei loro legali che hanno evidenziato come la sentenzadella corte d'appello abbia modificato in maniera sostanziale le condanneemesse in primo grado.