L'investimento immobiliare harappresentato fino a pochi anni fa una forma sicura e redditizia nel tempo permilioni di italiani, i quali per intere generazioni hanno preferito puntare "sulmattone" anziché lasciare i propri risparmi nei depositi delle banche. Dai dati dell'Istat riferiti al 2008si desume che circa 7 famiglie su 10 risultano proprietarie dell'appartamentoin cui vivono mentre 2 famiglie su dieciinvece risultano affittuarie. Pochi fortunati, circa il 12,6%, vive in una casain usufrutto o in uso gratuito. Il quadro emerso da questinumeri ,non fa altro che confermare lo stretto legame che unisce gli italianialla casa.
Tuttavia il 13% di questefamiglie sono alle prese con i mutui, le cui rate mensili incidononon poco sul bilancio familiare.Ma non finisce qui, se consideriamo la pressione fiscale generale che gravasulle tasche dei possessori di un immobile: dall'Imu alla Tares (la nuovatassa sui rifiuti), fino alle spese relative ai costi di luce, gas e acqua. Per questi motivi, in concomitanza con la crisi economica che stiamoattraversando, il mercato immobiliare sta registrando in questi ultimi anni unapreoccupante contrazione.
Secondo l'ultimo rapporto Abi-Agenzia delle Entrate il 2012 è stato unanno nero per il mercato legato all'abitazione. L'anno scorso lecompravendite hanno subito un vero e proprio crollo diminuendo del 25,7% sul2011 a quota 448.364: si tratta del peggior risultato dal 1985 quando leabitazioni compravendute erano state circa 430mila.
Questo trend negativocomprende ovviamente anche il fatturato che ha fatto registrare un calo pari a 27miliardi di euro rispetto all'anno precedente. E' l'area del Nord-Est, dove sirealizza il 18,3% del mercato nazionale, quella maggiormente in affanno: ilcalo delle compravendite è stato infatti del 28,3% rispetto al 2011.
Il dato più allarmante infine, riguarda le città.
Nel 2012 lecompravendite sono crollate del 28,8% nelle città e nelle isole, del 26% neicapoluoghi del Nord-Est e del centro. Per quanto concerne le stime relative a Roma,Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Firenze , le compravenditesono calate mediamente del 22,4%.