Si prevedeun 2014 piuttosto drammatico per tutti iPaesi occidentali, con livelli didisoccupazione alti. A rivelarlo è la recente pubblicazione dell'OCSE,l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.
Perl'Italia, il panorama è particolarmente preoccupante. Infatti, secondo l'OCSE,il tasso di disoccupazione del nostro Paese passerà dal 12,2% di maggio (conoltre 56.000 nuovi disoccupati, 480.000 in più rispetto al 2012) al12,6% previsto per l'ultimo quarto del 2014, lo 0,3% in più rispetto alla mediaprevista per la zona euro e ben 4,8% in più rispetto alla media prevista per ipaesi OCSE.
Dopo di noi seguono solo Irlanda (disoccupazione prevista: 14,1%),Slovacchia (14,7%), Portogallo (18,5%), Spagna (27,8%) e Grecia (28,2%).
"Secondole previsioni OCSE del maggio scorso, la recessione continuerà per tutto il2013 e l'economia italiana è attesa in leggera ripresa solo nel 2014" silegge nella nota ufficiale dell'OCSE relativa all'Italia. Oggi, i disoccupatinel nostro Paese superano la soglia dei 3 milioni, toccandoindifferenziatamente sia donne che uomini. I più colpiti dalla crisi sono i giovani e i lavoratori non qualificati.Tra l'ultimo trimestre del 2007 e l'ultimo del 2012, cinque anni in tutto, ilnumero di lavoratori inoccupati compresi tra i 15 e i 24 anni d'età è aumentatadel 6,1% (pari all'1,8% in più rispetto alla media OCSE).
Senza contare che la maggior parte sono impiegati precari:"Durante i quindici anni che hanno preceduto la crisi - si legge sempre nelrapporto -, la crescita della quota dei contratti precari, in particolarecontratti a termine e altre forme di lavoro atipico, è stata una delle piùelevate tra i paesi OCSE".
I giovani in cerca di lavoro inItalia sono 647.000 ed è precario il52,9% dei lavoratori under 25.
Analoga situazionesi è verificata per i cosiddetti NEET(Not in Employment or in Education and Training), ovvero i giovani che nonlavorano, non cercano lavoro e non studiano. Questi rappresentano il 21,4% del totale, con un aumento del 5,1%. Subitodopo l'Italia, i dati peggiori li registrano solo Grecia e Turchia.
Leggermentediverso il panorama europeo, con una Germania che, secondo l'OCSE, diminuirà ilproprio tasso di disoccupazione dello 0,6% nei prossimi 18 mesi, a seguire poi,Finlandia (-0,5%) e Slovenia (-1%).