Dall'1 al 20 agosto del 2013 scatta la cosiddetta tregua fiscale per il pagamento delle tasse. Questo significa che tutti gli adempimenti in scadenza tra l'1 ed il 20 agosto del 2013 si possono effettuare entro il 20 agosto senza ulteriori maggiorazioni.
Ma ad andare in ferie è anche il contenzioso tributario, addirittura per un tempo più lungo. In accordo con quanto riportato da FiscoOggi, il Quotidiano telematico dell'Agenzia delle Entrate, il contenzioso tributario va in ferie dall'1 agosto del 2013 al 15 settembre del 2013.
Questo significa che il conteggio dei giorni per gli avvisi di accertamento e per le cartelle di pagamento godono di una tregua di 46 giorni.
Ad esempio, se ad un contribuente è stato notificato un avviso lo scorso 19 luglio, i termini di impugnazione dell'atto non scadono dopo 60 giorni effettivi a partire da tale data, ma dopo 106 giorni includendo il periodo della tregua del contenzioso tributario. Questo significa che per l'esempio fatto il termine per impugnare l'atto scadrà il 2 novembre del 2013.
FiscoOggi precisa inoltre come la pausa estiva legata ai termini processuali non comporti però lo stop agli avvisi di accertamento ed alle cartelle di pagamento la cui notifica nel periodo di tregua non sarà sospesa. Ed in ogni caso, quando arriva un avviso di accertamento o una cartella di pagamento è bene consultare un commercialista di fiducia che proceda col verificare che la pretesa tributaria sia corretta. Non ha alcun senso, anzi è controproducente, impugnare una cartella di pagamento quando in effetti quanto richiesto dall'Erario è legittimo.