La fusione tra la Publicis Group e la Omnicom Group non solo crea la più grande agenzia pubblicitaria del mondo, ma fa sì che due acerrime estoriche rivali come Coca-Cola e Pepsi vadano a condividere la stessa societàpubblicitaria.

L'azienda che nascerà avrà 23 miliardi di dollari di vendite e riunirà milionidi clienti globali. Questa situazione,ormai sempre più comune nel mondo degli affari, sta mettendo sotto i riflettorii potenziali conflitti di interesse.

Insieme, Publicis e Omnicom, comanderanno il più grande budget diacquisto tra le società di pubblicità consentendo alla nuova società diacquistare spazi pubblicitari attraverso la televisione, la stampa e internet atassi più vantaggiosi; i CEO John Wren, Omnicom, e Maurice Lévy, di Publicis,che diventeranno poi co-amministratoridelegati della neonato colosso, hanno dichiarato che i loro principali clientinon sono preoccupati per i possibili conflitti di interesse.





Coca-Cola e Pepsi, le più grandi aziende produttrici di bevande del mondo,diventeranno così in qualche modo partner in questa fusione cercando forse dimettere da parte le rivalità; il piano di attacco della Pepsi alla Coca-Colainiziò negli anni ’70-’80, quando cominciò a fare alcune prove di assaggio dientrambe le bevande che trovò replica nei famosi slogan “Coke è!" e"Always Coca-Cola".



L'industria pubblicitaria è sotto pressione a causa in particolar modo della crescentepotenza delle aziende della Silicon Valley come Google e Facebook che stanno tirando le entrate lontano daimedia tradizionali; le aziende pubblicitarie hanno tradizionalmente gestito i conflittidei clienti creando reti agenziali: Omnicom e Publicis hanno ciascuna almeno trereti che possono includere le agenzie creative indipendenti e le società dipubbliche relazioni.

L'imperodi Omnicom include BBDO Worldwide, TBWA Worldwide e DDB Worldwide GroupCommunications mentre Publicis possiede Publicis Worldwide, Leo BurnettWorldwide e DigitasLBi.

La fusione potrebbe far aumentare la spesa pubblicitaria in tutto ilmondo del 5% l'anno prossimo fino a raggiungere i 543,9 miliardidollari secondo una società di ricerca che fa parte di Publicis.

Riassumendo, è stato creato un colosso della pubblicità da 35 miliardi di dollari che si spartirà il 50% degli azionisti dei due gruppi che comunque manterà due teste, una a New York e l'altra a Parigi.