Se è vero che la maggior parte dei rivenditori sono pronti a riconoscere il diritto alla garanzia di legge prevista dal Codice del Consumo, ci sono casi in cui il consumatore si trova di fronte ad una porta chiusa, anche se esistono tutte le condizioni e i presupposti per far valere la garanzia. Capita di rado per fortuna, ma come comportarsi di fronte ad un rivenditore che cerca di scaricare la nostra pratica invitandoci a ricorrere ad un centro assistenza?

In questi casi, meglio evitare polemiche e rivolgersi all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che, valutata la situazione, individuerà eventuali responsabilità fornendo una linea guida di comportamento.

Approfittare del "DOA" per evitare equivoci

Quando si acquista un prodotto di consumo, specialmente se in un grande centro commerciale, è sempre consigliabile usufruire di un diritto che prende il nome di DOA, Dead On Arrival, e indica i prodotti che si dimostrano guasti alla prima accensione. Il discorso dei prodotti DOA segue un iter diverso per quanto riguarda il riconoscimento della garanzia. Essi, infatti, vengono restituiti direttamente al produttore con lo sconto dalla contabilità corrente.

Per poter considerare DOA un prodotto non funzionante occorre che quest'ultimo non esca dal punto vendita, per questo diventa importante provare l'apparecchio prima di lasciare il negozio.

Una volta usciti, anche dopo poche ore, il prodotto non sarà più considerato alla stregua di un DOA.

Attenzione agli acquisti

Visto che la garanzia di legge viene riconosciuta dal rivenditore, il consumatore dovrebbe scegliere per i suoi acquisti dei centri conosciuti, che presume possano continuare ad esistere fino alla scadenza della garanzia.

Se, per caso, il negozio dovesse chiudere, il consumatore non potrà far valere i suoi diritti riguardanti la garanzia. Quando si acquista online, dobbiamo tenere presente che il Codice del Consumo regola solo gli acquisti fatti in Italia. Se acquistiamo all'estero, i rapporti saranno regolati secondo lo statuto proprio di quello Stato, unica eccezione per i Paesi UE che aderiscono alle stesse regolamentazioni comunitarie.

Dove richiedere la garanzia

Quando si acquista un bene di consumo in una località diversa dalla nostra residenza, dove dobbiamo rivolgerci per richiedere la garanzia? Fatta eccezione per le grandi catene di negozi, che operano a livello nazionale, dovremo ritornare nel negozio dove abbiamo acquistato il bene. Nel caso di negozi con più punti vendita, sarà sufficiente rivolgersi ad uno qualsiasi di questi.

Diritto di recesso

Il diritto di recesso è la possibilità di restituire il bene acquistato con la restituzione del denaro. Il diritto, però, può essere esercitato entro dieci giorni dal ricevimento della merce e solo in determinate circostanze, ovvero quando la compravendita si conclude al di fuori di un locale commerciale:

  • vendite a domicilio;
  • vendite in aree pubbliche;
  • vendite online;
  • televendite;
  • compravendite a distanza; 

Responsabilità dei danni causati da prodotto difettoso

A volte capita che il mal funzionamento di un elettrodomestico o di un prodotto qualsiasi provochi una catena di altri problemi, come un incendio, un allagamento, ecc. Chi è responsabile in questi casi? Il Codice del Consumo determina che i danni provocati da un prodotto difettoso siano a carico del produttore del bene stesso. Un esempio è un elettrodomestico che provoca, a causa di un malfunzionamento, un allagamento o un incendio.

In questo caso il volume dei danni può lievitare enormemente. Se il prodotto è in garanzia, il rivenditore sarà responsabile della sua riparazione, mentre il risarcimento dei danni derivanti dal difetto del prodotto spetterà al produttore del bene.

A questo proposito è bene ricordare che, se la garanzia del rivenditore contro il difetto scade dopo due anni per legge, lo stesso non avviene per i danni causati dal suo mal funzionamento. Questi, infatti, restano a carico del produttore in maniera definitiva, fatte salve le clausole espresse dall'art. 118 del Codice del Consumo.