Forse qualcosa di concreto si sta raggiungendo con il nuovo Governo Letta, per la prima volta, una legge di stabilità dove i conti finalmente sembrano tornare, senza aumentare le tasse, ma soprattutto senza tagli al sociale e alla sanità, mettendo al riparo la salute degli italiani da ulteriori colpi alla settore sanitario nazionale.

Una vera e propria manovra da 11,5 mld nel 2014 con risorse dal rientro dei capitali all'estero e dalla rivalutazione delle quote Bankitalia, e risorse destinate al taglio del cuneo fiscale per circa 500 milioni entro il prossimo gennaio.

Una riduzione dal 44% al 43,3% sulle tasse alle famiglie, alle imprese e ai lavoratori, dove proprio quest'ultimi, avranno un incentivo per il passaggio dai contratti a tempo determinato a quelli a tempo indeterminato per un valore di 7 milioni.

Una grande soddisfazione per il premier, dove è riuscito a mantenere gli impegni con la UE a Bruxelles, uscendo dalla procedura di deficit eccessivo.

La legge di Stabilità contiene il rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia per le piccole imprese. Arriva inoltre una riduzione di tasse per le imprese di 5,6 mld con una curva crescente nell'arco del triennio.

Per quando riguarda l'aumento delle imposte di bollo sulle attività finanziarie, salta la tassa sulle rendite prevista dalle bozze, che sarebbe dovuta passare dal 20% al 22%.

Ma 3,8 miliardi arriveranno in tre anni dagli aumenti dell'imposta di bollo, con un rincaro di 16 euro per le comunicazioni web della P.a.sui prodotti finanziari.

La nuova manovra prevede anche 1 miliardo di sconti per le ristrutturazioni edilizie e l'ecobonus. In riguardo alle pensioni invece, da quando dicono le bozze, quelle sopra i 3.000 euro non saranno adeguate al costo della vita nel 2014.

Arriva invece una "stangata" per quelle d'oro: sopra i 100mila euro che ci sarà un contributo al fine di riequilibrare il sistema pensionistico. Dovrebbe esere il 5% per parte eccedente i 100 mila euro fino a 150 mila, del 10% oltre i 150 mila e del 15% oltre i 200 mila.

850 milioni saranno stanziati per gli ammortizzatori e la social card, di cui, 600 milioni per rifinanziare nel 2014 il Cig e i rimanenti 250 milioni, sempre nel 2014, per incrementare la social card.

Infine, per concludere, salirà l'incentivo Ace. Rivalutazione per i beni d'impresa, con un rifinanziamento di 1,6 miliardi per il fondo di garanzia.