Buone notizie per le famiglie dei disabili e per i cosiddetti "esodati del sangue": le penalizzazioni introdotte a causa della riforma delle Pensioni Fornero saranno presto cancellate.

Il ministro del lavoro Enrico Giovannini, negli scorsi giorni, ha infatti dato parere favorevole a due emendamenti che riguardano tali categorie, estendendo la definizione di "prestazione effettiva di lavoro" anche ai periodi di astensione usufruiti tramite la legge 104 e per la donazione del sangue. Ricapitoliamo le due questioni.

La categoria degli "esodati del sangue", sotto i riflettori ormai da qualche settimana, è una delle nuove "vittime" della riforma Fornero: una recente segnalazione dell'Avis di Cremona ha infatti posto in evidenza come il provvedimento varato sotto il governo Monti abbia, di fatto, cancellato i contributi previdenziali relativi ai giorni in cui i donatori di sangue si sono assentati dal lavoro per il prelievo.

Facendo qualche calcolo, si scopre che per un cittadino che dona il sangue a pieno regime, la penalizzazione non è affatto irrisoria: egli, prima di ritirarsi, potrà dover recuperare 160 giorni di lavoro (dai 7 ai 9 mesi in più) o in alternativa accettare una decurtazione sulla pensione. 

In merito a questo spinoso problema, il ministro Giovannini in data 9 ottobre ha risposto ad un'interrogazione dei deputati di Scelta Civica Mario Sberna, Gian Luigi Gigli e Paola Binetti, che chiedevano una pronta risoluzione dell'anomalia. "Queste persone - ha affermato Giovannini riferendosi ai donatori - debbano essere ritenute meritevoli di una particolare attenzione proprio per il valore sociale che ha caratterizzato la loro attività".

Ecco quindi l'annuncio: l'emendamento a loro favore sarà inserito in sede di conversione del decreto-legge 31 agosto 2013,  recante "Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni".

Un analogo emendamento, ha assicurato il ministro, andrà a tutelare i genitori di disabili gravi che hanno usufruito di congedi e permessi per assisterli, secondo la legge 104: i giorni persi saranno comunque inseriti nel conteggio contributivo ai fini pensionistici.

 

Si avvicina una soluzione, quindi, per due questioni di primaria importanza. Tuttavia, come fa notare il magazine Vita, restano prive di tutela altre categorie, tra cui la numerosissima schiera delle donne che usufruiscono della maternità facoltativa (o congedo parentale). Nell'ambito delle vittime della riforma Fornero si aprirà un ulteriore capitolo, quello delle mamme lavoratrici?