Asta di riacquisto titoli di stato da parte del Tesoro. Nella giornata del 10 dicembre il Ministero del Tesoro ha fissato un'asta di riacquisto titoli. I possessori dei seguenti titoli avranno dunque la possibilità di rivenderli con un guadagno probabile. I titoli interessati sono i seguenti:

  • IT0004321813 CCT 01/12/2014
  • IT0004805070 BTP 01/03/2015, cedola 2,50%
  • IT0004568272 BTP 15/04/2015, cedola 3%
  • IT0004404965 CCT 01/09/2015
  • IT0004085210 BTP€i 15/09/2017, cedola reale 2,10%

Poiché le condizioni poste dal Ministero sono le seguenti: "i prezzi indicati dovranno variare di un importo minimo di un millesimo e ciascuna offerta non dovrà essere inferiore ad un milione di euro di capitale nominale", si suppone che gli Operatori Specialisti dovranno raccogliere quanto è disponibile sul mercato in quantità cospicue, dunque i detentori di tali titoli potranno, vista la convenienza, rivenderli nella giornata del 9 dicembre o anche prima.

Il regolamento dell'operazione è fissato per il giorno 13 dicembre. Le offerte da parte degli Operatori Specialisti potranno arrivare sino ad un massimo di cinque e verranno inoltrate mediante trasmissione telematica e verranno indirizzate alla Banca d'Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria, con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d'Italia medesima per il riacquisto dei titoli di Stato.

Tale operazione, messa in atto dal Ministero del Tesoro, si rivela un'occasione per i possessori dei titoli che possono provvedere a rivendere. Ovviamente, viste le date di scadenza, 2015, 2014, e 2017, ed essendo tali date relativamente vicine al 2013 con cedole non altissime per chi li detiene, la vendita potrebbe rivelarsi un affare se il titolo ha acquisito nel frattempo maggior valore.

Per scegliere un'operazione redditizia va effettuato il calcolo della differenza tra il valore nominale e l'attuale valore sul mercato e considerato quanto si perde sul reddito garantito dalle cedole. Ma essendo le cedole non altissime se le partite sono esigue tale entrata potrebbe essere altrettanto leggera. Insomma prima di decidere di vendere è d'obbligo fare il calcolo del pro e contro considerando soprattutto che i titoli scadranno a un anno o a due ad eccezione di uno, quello del 2017. Il Ministero ha provveduto a comunicare tale notizia in data 6 dicembre 2013.