Continua senza soluzione di continuità l’attività di protesta condotta dal Movimento dei forconi che sta continuando ad organizzare presidi e volantinaggio alternando a momenti pacifici attimi di tensione e contestazione più accesa; come già accaduto con riferimento al primo giorno di protesta, Torino resta l’epicentro del movimento, ma sono numerosissime le città interessate da presidi, blocchi e cortei.



Il movimento coordinato da Lucio Chiavegato, artigiano e presidente dei “Liberi imprenditori federalisti europei” (che dirige le operazioni al Nord), Augusto Zaccardelli, segretario nazionale del “Movimento autonomo degli autotrasportatori” (che si occupa invece di coordinare al Sud), e Mariano Ferro, ideatore del Movimento dei forconi, preannuncia insomma battaglia, minacciando di proseguire con la protesta (la cui interruzione era inizialmente fissata per venerdì 13 dicembre) qualora domani il governo Letta dovesse ottenere la fiducia in Parlamento.



Movimento dei forconi, continuano i disagi a Torino dove gli studenti si uniscono ai manifestanti

Dopo le scintille di ieri, Torino continua a rappresentare l’epicentro della protesta; stamani circa 300 studenti si sono uniti ai manifestanti marciando dietro uno striscione tricolore alla volta di Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte. Sotto le finestre dell’Assemblea piemontese è stato allestito stamani anche un presidio organizzato dalla Fiom e capeggiato dagli operai delle aziende in crisi attive in Piemonte e nella provincia di Torino.



Le zone interessate dai cortei, con gli attivisti radunatisi prima in piazza Castello, hanno gravemente compromesso la circolazione, in particolare nelle zone antistanti le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova; di ogni ceto sociale gli aderenti alla protesta, da individui disoccupati ad agricoltori, passando per ambulanti ed esercenti. A proposito di esercenti, qualcuno ha denunciato di essere stato costretto alla serrata in occasione del transito dei manifestanti.



Il bilancio causato dagli scontri di ieri, con circa 15 feriti, un arresto effettuato in serata e 3 persone identificate e denunciate per disagi alla circolazione, va aggiornato oggi con 7 persone che sono state accompagnate in Questura per l’occupazione della sede stradale.

Movimento dei forconi, ecco le città dove si tengono i presidi

Oltre alla complicata situazione riscontrata nella provincia di Torino, con blocchi stradali segnalati a Carmagnola e ad Avigliana, risultano numerosissime le città interessate dai presidi per oggi, martedì 10 dicembre, e per domani, mercoledì 11.



Le città coinvolte, stando a quanto diffuso dall’organo ufficiale del movimento dei Forconi, sono: Napoli, Trieste, Brindisi, Genova, Vicenza, Milano, Pistoia, Bologna, Soave, Cerignola, Torino, Savona, Palermo e Roma.

Movimento dei forconi, la fiducia al governo Letta potrebbe prolungare lo sciopero

Domani sarà una giornata cruciale, non soltanto perché sarà il terzo giorno ufficiale dall'inizio dello sciopero, ma anche perché il governo Letta passerà dall’esame del Parlamento; l’auspicio dei più è che l’esecutivo possa incassare la fiducia che le consentirebbe di potersi finalmente dedicare alla delicate questioni connesse ad indulto ed amnistia.



Ci sarebbe anche da porre un argino al caos Imu, per non parlare della riforma elettorale resasi necessaria dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale sul Porcellum. Ma se fiducia sarà, il Movimento dei forconi proseguirà ad oltranza la protesta che in fin dei conti mira proprio a porre fine al governo Letta e a tutto ciò, che a detta dei manifestanti, esso rappresenta. A questo punto non resta che attendere l’esito degli eventi.