La sperimentazione di una monetaregionale lombarda è tra i punti della Legge per la competitivitàe la libertà d'impresa che la Commissione Attività Produttivevoterà giovedì 30 gennaio: essendo voluta dalla giunta Maronie appoggiata dalla maggioranza di centrodestra, per lo meno l'esitopositivo del voto appare scontato, poi a febbraio la norma sarà alvaglio del Consiglio Regionale.

La moneta regionale in Lombardiaè, almeno nei progetti, uno strumento di pagamento elettronicodestinato ai possessori di partita Iva ed alle aziende ingenerale che vogliano avere la possibilità di regolare in modoalternativo i rapporti finanziari con clienti e fornitori.

Da qui a vedere realizzato il progettodi questa specie di Bitcoin lombarda in realtà ce ne vuole,in quanto per ora si tratta di un'idea ancora in fase di abbozzo eche l'opposizione di centrosinistra vuole duramente combattere. [Aggiornamento: la Commissione ha votato sì, favorevoli la maggioranza di centrodestra ed il M5S, astensione da parte di Patto Civico, il PD non ha votato; stanziati 20 milioni per la sperimentazione, ma occorre ancora l'ok della Commissione Bilancio].

Tuttavia l'idea di una monetaregionale lombarda è da molto tra i cavalli di battaglia dellaLega Nord, ora saldamente al governo della Regione Lombardia:questo nuovo progetto sarà affidato allo studio di Finlombarda,la finanziaria controllata da Palazzo Lombardia, a cui tempo fa èstato affidato uno studio di fattibilità.

Come dice Angelo Ciocca, il presidentedella Commissione Regionale Attività Produttive ed esponente dellaLega Nord, "tecnicamente si tratta di uno strumento elettronicodi compensazione multilaterale per lo scambio di beni e servizi".

Perchè la si potrebbe definire unaBitcoin lombarda? Questa moneta regionale, se effettivamenterealizzata, sarebbe chiaramente di uso facoltativo e parallelaall'euro, una moneta virtuale per scambiare beni e servizi chedovrebbe avere una convenienza d'uso intrinseca, come ad esempiodegli sconti sul corrispettivo valore in euro.