Cambia l'Italia e cambiano gli italiani e le loro abitudini di consumo. Cosi come ogni anno l'Istat (Istituto Nazionale di Statistica) rivede il paniere dei beni che utilizza per il monitoraggio dei prezzi al consumo.

nque azienda industriale, commerciale e/o di servizi. L'attività si concretizza con la vendita di apparecchiature mirate per ogni specifica esigenza di se

E' un'attività utile a rendere sempre più affidabili e reali i monitoraggi compiuti che devono rispecchiare, nelle stime sull'andamento dei prezzi, le abitudini d'acquisto degli italiani.

Cosi periodicamente l'Istituto rivede questa lista inserendo nuovi prodotti e mandandone in soffitta altri.

Quest'anno il paniere utilizzato per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC) e per le famiglie di operai e impiegati (FOI) sarà costituito da 1.447 prodotti; l'anno scorso erano fermi a quota 1429.

Aumentano quindi i prodotti monitorati e aumentano le posizioni rappresentative dove i prodotti vengono aggregati per il calcolo. Nel 2013 erano 603 quest'anno saranno 614.

Tra le novità di quest'anno il formaggio grattugiato in busta, il formaggio spalmabile in confezione. L'evoluzione dei modelli di consumo porta all'introduzione nel paniere del caffè in cialde e capsule e delle macchine da caffè.

Vengono incluse anche le sigarette elettroniche e i "il giornale quodiano on-line", nonché i notebook ibridi.

Tra i prodotti già presenti nel paniere vengono ampliate tra gli altri i vaccini per animali, spazzolini elettrici e i parcheggi per sosta lunga.

Escono invece gli yogurt biologici e probiotici e le riparazioni di prodotti informatici e l'abito da donna.

Cresce il paniere, cambiano i prodotti e si rivede il campione di Comuni italiani dove si monitora l'inflazione. Nel 2013 sono state 82 le città italiane monitorate capoluogo di provincia , quest'anno scendono a 80 quelle nelle quali l'Istat studierà l'inflazione del paniere completo.