In altri Paesi europei come Gran Bretagna, Francia e Germania i manager statali guadagnano fino a 4 volte meno di quelli italiani. ''Prendo 850 mila euro l'anno, se il governo mi taglia lo stipendio me ne vado all'estero'', è stata questa la risposta dell'amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti all'annuncio di Renzi il quale dichiara che non è possibile avere una retribuzione tale, una retribuzione statale che è in cima anche in Europa, dove i servizi rispetto all'Italia sono molto più efficienti.

Non può mancare l'indignazione generale della popolazione, come dargli torto.

Sono anni che si parla di crisi ma vedendo queste cifre sorge qualche dubbio. Perché questa retribuzione ''misera'' di Mauro Moretti non è l'unica che fa indignare. Vi elenchiamo giusto qualche dato per darvi un'idea. Quello che guadagna di più nelle aziende a partecipazione pubblica non quotata è Massimo Sarmi, che nel 2012 ha preso oltre 2,2 milioni grazie alla doppia carica di a.d. e d.g. di Poste Italiane, l'a.d. di Eni Paolo Scaroni vede uno stipendio che supera i 6 milioni e a Pietro Ciucci, amministratore unico di A.N.A.S. vanno 750 mila euro, e 4 milioni sono andati a Fulvio Conti, a.d. di Enel. La lista è molto lunga e questi sono solo alcuni esempi per rendere l'idea di quanto spreco c'è nelle casse dello Stato, e gli italiani si vedono i conti in rosso e le tasse che lievitano sempre di più a causa di queste ''sanguisughe''. Con queste cifre la fantomatica crisi non si supererà mai.