E' attualmente tra i latitanti più ricercati al mondo Matteo Messina Denaro, soprannominato ''Lu siccu'' (Il magro). Le foto riportate dalle forze dell'ordine hanno un lieve cambiamento rispetto a quelle che aveva in possesso la Polizia, ovvero che il boss di Cosa Nostra non porta occhiali e le foto precedenti lo ritraevano con delle grosse lenti. Figlio dello storico padrino di Cosa Nostra, Francesco Messina Denaro, fu un criminale sin da piccolo. A 14 anni fece il suo primo omicidio. Fu condannato per diversi reati, tra cui gli attentati mafiosi a Roma, Firenze e milano del 1993.

Soprannominato anche ''Diabolik'' e amante di donne e di belle auto, si distingueva dai classici vecchi boss di paese. Ha le mani in pasta ovunque, nelle estorsioni, negli appalti, traffico di droga e operazioni imprenditoriali e finanziarie. Il collaboratore di giustizia Vincenzo Sinacori ha dichiarato che nel 1994 Messina Denaro si recò nella clinica oculistica Barraquer di Barcellona, in Spagna, per farsi curare una forte miopia che stava degenerando in una forma di strabismo. Interrogato dagli inquirenti, il medico ha confermato la patologia di Messina Denaro e anche la sua serietà e ipotizzò che il boss fosse diventato quasi cieco da un occhio. Nel dicembre 2012 un'indagine condotta dai Carabinieri portò all'arresto di sei persone, tra questi Salvatore Angelo, accusato di investire il denaro sporco di Messina Denaro nella costruzione di parchi eolici fra Palermo, Trapani, Agrigento e Catania, destinando una percentuale degli affari al boss.

Oltre ai suoi capitali del business eolico, secondo gli inquirenti erano di sua proprietà i soldi investiti da prestanomi nel ramo della distribuzione alimentare, tra cui Giuseppe Grigoli, proprietario di Despar. Gli furono sequestrati beni per 700 milioni di euro.