Habemus Def, si potrebbe dire prendendo a prestito un'espressione tipicamente ecclesiastica: perchè, in fin dei conti, anche il Documento di Economia e Finanza è frutto di consultazioni e di misure prese di comune accordo. Vediamo di riassumere brevemente i punti salienti del suo contenuto.



Def, abbassamento stipendi manager pubblici

La tanto acclamata spending review partirà proprio dal taglio degli stipendi dei manager pubblici. Il taglio, secondo le ultime indiscrezioni, sarà progressivo e riguarderà tutti i redditi sopra la soglia dei 70 mila euro con un risparmio di circa 700 milioni all’anno.


Def e sanità

Il ministro Beatrice Lorenzin ha parlato di risparmi che saranno reinvestiti nel sistema sanitario nazionale (circa 10 miliardi in 3-4 anni). Razionalizzazione della spesa sanitaria, tagli ai posti letto e introduzione di strumenti come ad esempio il fascicolo sanitario elettronico o i referti digitali, già previsti dalla legge ma ancora non pienamente introdotti nel sistema.


Def e taglio agli enti 'inutili'

Oltre ai ventilati tagli alla difesa (esempio i famosi F-35), è prevista la riforma dei cosiddetti 'enti inutili' (cancellazione o riduzione) come il Cnel, la Motorizzazione e l’Aci, che saranno oggetto di modifica. Inoltre, si parla anche di abolizione delle Camere di Commercio, per la cui questione, però, verranno considerati diversi fattori.


Def e taglio Irpef in busta paga

Ottanta euro in più in busta paga a partire da maggio: è senza dubbio il provvedimento atteso dalla stragrande maggioranza degli italiani, quello che i cittadini apprezzeranno in prima persona. Servirà ancora una settimana di tempo per mettere a punto il decreto legge.


Def e taglio Irap

L'Irap delle imprese verrà tagliata quest'anno per il 5% e del 10% nel 2015. Questo secondo le previsioni, ma molto dipenderà dalle entrate derivanti dall’aumento delle rendite finanziarie (dal 20 al 26%) che dovrebbero scattare dal prossimo mese di luglio.