Dopo le notizie diffuse nei giorni scorsi relative agli studi che valuterebbero la Cina come la prima potenza economica mondiale, è stata la Cina stessa ad esprimersi come non particolarmente felice di questa valutazione. Almeno è quanto emerge dal Financial Times, dove sono stati pubblicati inizialmente i dati relativi appunto allo studio fatto dall'Icp (International Comparison Program), gruppo con patrocinio con la Banca Mondiale.

Uno degli economisti che si è occupato della ricerca infatti ha dichiarato che in realtà i cinesi non desiderano in alcun modo essere visti come la più grande economia del mondo.

Principalmente perché secondo le vedute cinesi questo fatto pregiudicherebbe il loro rapporto politico con gli Stati Uniti. I cinesi infatti sembrerebbero aver espresso un certo rancore nei confronti di questo documento, e il motivo di tale posizione - stando alle testimonianze dell'economista americano, in quanti i commenti ufficiali espressi dalla Cina sono stati parecchio limitati - è che in realtà vi sono altri fattori da far rientrare nel calcolo, e perciò non è possibile dichiarare la Cina come Paese più ricco al mondo.

Circostanza che appare certamente bizzarra, visto che in genere risulterebbe più ovvio ambire a raggiungere tale risultato, piuttosto che rifiutarlo, ed esserne di conseguenza anche orgogliosi.

Ma evidentemente per i cinesi non è così.

All'interno del circuito mediatico cinese ad esempio - strettamente sotto il controllo del governo - non vi è stato alcun tipo di attenzione nei confronti di questa storica conquista: fatto anche questo che si presenta come desueto e stravagante, vista soprattutto la notevole propaganda nazionalista alla quale si assiste continuamente all'interno dei confini cinesi, a partire da televisioni, giornali e siti web.

Gli economisti del governo cinese si sono al massimo soffermati sul fatto che considerando il reddito pro-capite la Cina risulta ancora un Paese relativamente povero. Quindi il merito della loro scalata a maggior potenza economica mondiale in questo caso sarebbe dato soltanto dal grande valore demografico della popolazione, o al massimo dalla loro notevole dedizione al lavoro. Il fatto curioso è che questo non si possa dire.