Le numerose divergenze tra la Commissione Ue e il Fondo Monetario Internazionale, sono alla base dell'interruzione del negoziato per la ripresa dei finanziamenti alla Grecia. Più volte in questi ultimi giorni il governo greco ha chiesto la ristrutturazione del debito, con l'appoggio del Fmi che condivide la soluzione adottata dai burocrati di Atene. Secondo il premier ellenico Alexis Tsipiras, il raggiungimento di un accordo con i creditori è assolutamente indispensabile, ma deve essere sostenibile, altrimenti si rischierebbe di posticipare il problema, con la possibilità che la Grecia tra pochi mesi si ritrovi nuovamente nella stessa situazione di estrema difficoltà economica.

Contenziosi con i creditori internazionali

Uno degli ostacoli insormontabili, è quello che per statuto il Fmi deve essere rimborsato totalmente, per cui, nel caso sia concessa la ristrutturazione del debito, la Commissione Ue, attualmente sotto pressione per il problema dei migranti, sarebbe costretta a mettere a bilancio ingenti perdite. Come apprendiamo dal quotidiano "Il Giornale", attraverso un'intervista al periodico tedesco "Bild", il ministro delle Finanze ellenico ha puntualizzato che la Grecia non è intenzionata a presentare all'Eurogruppo un nuovo piano per la definitiva risoluzione della controversia con i creditori internazionali.

Il caos dei mercati finanziari e l'allarme di Mario Draghi

A causa del fallimento degli ultimi negoziati, e delle numerose polemiche tra Atene e Bruxelles, la sempre più probabile uscita della Grecia dall'euro continua a tenere sotto pressione i mercati internazionali. Tutto questo ha costretto a intervenire Mario Draghi, presidente della Bce, che ha dichiarato che a oggi non è possibile prevedere le conseguenze del default della Grecia, e che è indispensabile trovare un accordo unitario completo.

Nel suo intervento, ha posto l'accento sul fatto che i passi più importanti sono ascrivibili al Paese ellenico. Come risposta arriva una dichiarazione della cancelliera tedesca Angela Merkel, con la quale ha voluto porre in evidenza tutti i suoi sforzi affinché si arrivi a una soluzione del problema, che permetta alla Grecia di rimanere nell'euro.

Piano straordinario di emergenza della Bce e Commissione Ue

Prendendo in considerazione la peggiore delle ipotesi, l'Unione Europea e la Bce sono al lavoro per approntare una soluzione al fine di evitare il peggio. Nel caso in cui entro giovedì non sia trovato un accordo da parte dell'Eurogruppo, il giorno successivo sarebbe già organizzato un consiglio straordinario a Bruxelles, per decidere il futuro della Grecia. Secondo la "Sueddeutsche Zeitung" sarebbe già stato approntato un piano di emergenza che prevede la chiusura delle banche greche già dalla prossima settimana, con il relativo controllo degli afflussi di capitali. Su quest'argomento Tsipiras ha commentato molto duramente, affermando che esiste un piano per umiliare il proprio governo e che i creditori internazionali usano i negoziati come dimostrazione di forza, mentre il suo governo starebbe trattando in buona fede. Vedremo nelle prossime ore come si evolverà la situazione, che di certo si presenta molto tesa, con i mercati in attesa delle prossime mosse delle parti in causa.