Il fracking è considerata una delle innovazioni più influenti di questi anni. È considerata la causa del crollo del prezzo del barile di petrolio: da 120 dollari a 35 dollari. Il Paese che più ha sfruttato le possibilità di questa nuova tecnica di estrazione del petrolio sono gli Stati Uniti, che da Paese importatore è diventato Paese esportatore. Gli Usa hanno recentemente venduto greggio al Venezuela, uno dei Paesi con le riserve più grandi del mondo.
Il fracking riesce a estrarre petrolio da profondità rocciose che nessuno vuole – o riesce – a scavare.
Il fracking libera il gas naturale mediante la fratturazione delle rocce madri con il metodo idraulico. Prima si perfora fino a 5mila metri in verticale e poi per diversi chilometri in orizzontale. Si inietta acqua con sabbia e una serie di additivichimici, così il suolo si rompe e il pozzo va in superficie. Tra gli effetti negativi sull’ambiente ci sono la contaminazione delle acque superficiali e sotterranee, l’inquinamento dell’aria e del suolo e il rischio di terremoti.