Fresco della recente acquisizione di NPL (Non Performing Loans) da 420 milioni, il padrone di casa Giovanni Bossi, ad di Banca Ifis, ha aperto i lavori del NPLmeeting 2016, quinta edizionetra le più rilevanti manifestazioni del settore creditizio italiano, con un'esortazione ad affrontare i problemi del sistema bancario italiano facendo leva sulle potenzialità del mercato dei crediti problematicianche grazie all'ingresso di nuovi investitori (assicurazioni, casse previdenziali) incentivato dal calo generalizzato dei rendimenti sulle attività a basso rischio in taluni casi arrivate sotto zero.

I crediti deteriorati sono ilproblema principale del sistema

La qualità del credito, ossia la presenza di crediti di difficile esigibilità costituisce il problema principale del nostro sistema bancario, perchécostringe gli istituti di credito ad accantonare risorse, sostenere costi per il recupero e solleva incertezze negli analisti in merito al reale valore degli attivi di bilancio. Non è un caso se MPS ha individuato proprio nella dismissione del portafoglio sofferenze (con annesso aumento di capitale) la soluzione strutturaleperdare credibilità al proprio piano di risanamento e Unicredit, unica banca sistemica del nostro paese alle prese con la necessità di consolidare il proprio patrimonio, ha annunciatoun'operazione di cessionetra le più grandi nella storia del paese.

Se le banche sono uno dei nodi principali nel tentativo di rilancio dell'economia del paese, il governo Renzi ha da tempo avviato una strategia articolataper consentire agli istituti di credito dialleggerire il proprio fardello di crediti deteriorati. Alle numerose riforme delle procedure concorsuali ed escuzioni immobiliari avviate a partire dall'agosto 2015, ha fatto seguito l'introduzione della GACs, speciale garanzia sulle cessioni di credito (che all'epoca il ministro Padoan portò a casa in luogo della attesa Bad Bank), al varo del fondo Atlante, (fondo promosso dai vari istituti italiani che nella prima metà dell'anno ha salvato Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) che dovrebbe giocare un ruolo determinante nel salvataggio di Monte Paschi.

NPL la risposta del mercato e le soluzioni di sistema

Il convegno di Venezia ha cercato di coprire tutti gli elementi, di mercato, come di "sistema" per colmare il divario (il titolo della giornata è "Fill the GAP") tra domanda e offerta di crediti problematici nella speranza che un mercato efficiente di queste attività possa consentire al sistema bancario di liberarsi dal proprio fardello e di tornare a dare il necessario contributo alla crescita economica del paese.

Nei due panel del mattino, si sono messi a confronto i potenziali cedenti (banche e finanziarie) e acquirenti (fondi e altri investitori istituzionali) per evidenziare come qualità e completezza delle informazioni disponibili, flessibilità nei termini di pagamento delle operazioni ed eventuale condivisione degli utili (earnout) possano essere chiavi di volta per lanciare finalmente in Italia un mercato come quelli che da anni operano efficacemente nel Regno Unito e negli Stati Uniti e di recente si sta sviluppando anche in Spagna.

A seguire un confronto con le Agenzie di Rating e le piattaforme elettroniche di scambio a sottolineare quanto la tecnologia e la trasparenza informatica costituisca un elemento determinante per il successo dei mercati.

In chiusura della giornata alcune considerazioni sulle soluzioni sistemiche fino ad oggi avviate con esponenti di Questio Sgr (società di gestione del fondo Atlante), delle quattro banche oggetto di risoluzione lo scorso anno e della società che ne gestisce i crediti deteriorati.

In generale, molta carne al fuoco e moderato ottimismo sulle prospettive di un mercato che un report di PriceWaterhouseCoopes di luglio ha definito "Un vulcano pronto ad esplodere" e checostituirà una delle determinati principali per il futuro del sistema bancario italiano e di conseguenza dell'intera Economia.