Il piano di salvataggio Atlante 2 studiato dal Governo per mettere al riparo Monte dei Paschi di Siena - e tutto il sistema bancario italiano - dai risultati sugli stress test ha rasserenato i mercati soltanto per qualche giorno. Le due sedute di borsa successive alla pubblicazione dei risultati da parte dell'EBA (European Bank Authority) sono state caratterizzate dal segno meno, soprattutto per gli istituti di credito. Monte dei Paschi di Siena, nonostante sia stata l'unica banca a non superare i test, riesce a chiudere in positivo nella giornata di lunedì.

Ma ieri il suo titolo è stato più volte sospeso per eccesso di ribasso durante la seduta e ha chiuso con un impressionante -16,10%. In rosso quasi tutte le altre banche, con ribassi tra i 3,50 e gli 11 punti percentuali. Unicredit chiude in rosso del 7% per il secondo giorno di fila.

Caos banche,troppe bad news

Sembra non avere termine la cattiva stagione vissuta dalle banche italiane ed europee, caratterizzata da una serie di cattive notizie che minano la fiducia degli investitori nel settore bancario. Anche se gli anni neri della crisi economica sono ormai alle spalle, le sofferenze sui prestiti degliistituti di creditorestano un problema di difficile soluzione.Le perdite accumulate pesano sul conto economico e in ultima istanza sul capitale delle banche, proprio in un periodo in cui viene richiesta una maggiore solidità patrimoniale.

I mercati temono che questo comporti la richiesta di aumentare di capitale, con la conseguente perdita di valore delle azioni. Anche il fondo Atlante, nato per evitare l'applicazione del bail-in alle banche in difficoltà, ha pesato sui corsi delle azioni dei gruppi bancari maggiormente coinvolti come partecipanti. È poi arrivata la Brexit con le sue nubi nere riversate sul futuro dell'Europa, nonché sulla finanza del Vecchio Continente, il cui cuore pulsante è tutt'ora a Londra.

Non mancano poi i timori per le banche tedesche, dalle banche regionali, sino a Deutsche Bank. Quest'ultima si ritrova spesso al centro della scena per la sua esposizione in derivati e da lunedì prossimo sarà esclusa dallo Stoxx 50 a causa dell'eccessivo deprezzamento delle azioni.

Banche popolari: arrestato l'ex ad di Veneto Banca

Anche sul fronte delle banche popolari italiane non si placano le tensioni ed i veleni. È di ieri la notizia dell'arresto di Vincenzo Consoli, ex amministratore delegato di Veneto Banca. All'ex dirigente della banca di Montebelluna sono stati contestati i reati di aggiotaggio e di ostacolo alle attività di vigilanza. Inoltre la Guardia di Finanza ha posto sotto sequestro diversi milioni di euro in possesso di persone legate all'istituto, tra cui lo stesso Consoli. La banca, passata assieme alla Popolare di Vicenza sotto il controllo di Atlante, avrebbe mantenuto nel corso degli ultimi anni una condotta volta a mascherarela reale situazione di difficoltà, ingannando così gli organi di vigilanza e gli investitori, convinti di acquistare azioni di un istituto solido.