L'economista Ted Malloch è colui che, secondo tutti gli analisti politici americani, verrà nominato ambasciatore dell'amministrazione Trump presso l'Unione Europea; in maniera molto paradossale in una intervista alla BBC, il professore della Henley Business School, ha detto di considerare "molto probabile" il crollo dell'euro nel 2017 facendo presente che non è l'unico economista ad avere questa opinione citando il famoso economista della Banca Mondiale Joseph Stiglitz.

Crollo Euro: 'Accordi bilaterali'

Nel corso dell'intervista Malloch ha messo in evidenza il fatto che Donald Trump è molto scettico nei riguardi delle organizzazioni sovranazionali; al contrario, il tycoon newyorkese pensa che gli Stati Uniti devono raggiungere accordi bilaterali di libero scambio con i singoli Stati Nazionali.

Il primo di questi, secondo il consigliere di Trump, potrebbe essere chiuso con la Gran Bretagna, la quale sta per uscire dall'Unione Europea circostanza questa che le permetterebbe di aggirare le regole burocratiche di Bruxelles e "curare al meglio i propri interessi"; su questo punto Malloch è molto ottimista arrivando ad affermare che si potrebbe "fare un accordo in tre mesi", Non a caso il primo leader straniero che il neopresidente statunitense ha incontrato è stato il Primo Ministro inglese Theresa May; nella conferenza stampa congiunta tra i due leader Trump ha affermato che la Brexit è una "cosa meravigliosa", la quale, a suo giudizio, consentirà ai Britannici di sfuggire al controllo dell'Unione Europea.

Crollo Euro: scetticismo sulla politica di Trump

Gli esperti di politica ed economia internazionale sono molto scettici sulla possibilità che Usa e Gran Bretagna possano concludere un accordo di libero scambio in novanta giorni, poiché molte sono le questioni che meritano un adeguato approfondimento come, ad esempio, import ed export di prodotti alimentari tra i due Paesi, salute, sicurezza, immigrazione,

Inoltre la Gran Bretagna non è ancora un membro autonomo dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), che sovrintende alle norme in materia di accordi di libero scambio, poiché è ancora parte dell'accordo tra UE e WTO.