Quando si parla di lavoro o carriera universitaria si è soliti guardare il presente e talvolta il prossimo futuro. Ma a volte pensare a un futuro ben più lontano negli anni potrebbe essere conveniente e giovare alla cosiddetta terza età. Dunque, all'ora di scegliere vi siete mai chiesti quale lavoro o professione renderebbe una pensione più appetibile? No. Nemmeno noi, e presumiamo neanche tanti italiani. Tuttavia, la domanda non è banale e il perché ce lo spiegano i dati raccolti da Itinerari Previdenziali, una realtà indipendente che da 10 anni svolge attività di ricerca, formazione e informazione nell’ambito del Welfare e dei sistemi di protezione sociale, sia pubblici che privati.

Sebbene i dati pubblicati si riferiscano agli importi medi delle Pensioni percepite nel biennio 2014/15 dalle diverse categorie di lavoratori, risultano molto attuali se relazionati alle quotidiane controversie in materie previdenziali.

A ciascuno il suo assegno

Mentre sono in atto svariati incontri che riguardano il congedo anticipato per alcuni lavoratori, l'opzione donna e l'ennesima salvaguardia in favore degli esodati, dall'altro canto chi risulta già in pensione o riceve un vitalizio si adegua a quanto corrisposto annualmente dall'ente previdenziale di appartenenza. Tra questi, i più fortunati risultano i giudici della Corte Costituzionale, 175mila euro, deputati 82mila, notai 78mila euro, senatori 68mila, professori universitari con 65mila, personale Camera e Senato 56mila, giornalisti 52mila, dipendenti Alitalia 46mila, grazie al Fondo Volo, e i dipendenti della Regione Sicilia con 41mila.

Le altre categorie

Per quanto riguarda i lavoratori delle altre nobili professioni, ma sfortunati a livello pensionistico, troviamo la stragrande maggioranza. Itinerari Previdenziali ha elencato anche queste categorie, che comprendono avvocati, commercialisti, lavoratori telefonici, ragionieri, ingegneri, architetti, dipendenti statali e di enti locali, artigiani, commercianti, medici, farmacisti, veterinari, ecc.

Tutti racchiusi in pensioni che vanno tra i 40mila e gli 8,5mila. Un altro dato che fa riflettere è il rapporto tra il reddito medio e la pensione percepita. Qui si distinguono divari importanti; ad esempio, gli ex dipendenti Alitalia iscritti al Fondo Volo percepiscono ben 260% in più di pensione rispetto al reddito medio di un collega in attività. Mentre i consulenti del lavoro a riposo soltanto il 17%. Intanto l'assegno Inps delle nuove pensioni continua a diminuire.