Il marchio Coca-Cola è uno dei più noti al mondo, eppure nel corso della puntata di ieri di Report, condotto da quest'anno da Sigfrido Ranucci, è saltata fuori una verità scomoda per la multinazionale e che ai comuni mortali non era nota: finanziare associazioni di nutrizionisti e non solo per metterli a tacere.

La Coca-Cola fa male alla salute

Come un po' per tutte le bevande zuccherate, anche la Coca-Cola rientra nella lista delle bevande vietate, soprattutto ai bambini: un esperto del settore ha elencato le conseguenze negative che gli zuccheri hanno sul nostro organismo, prima fra tutti l'obesità e il diabete.

L'inviata di Report è andata in Messico dove è situata la società d'imbottigliamento della Coca-Cola: in questo piccolo paese messicano tutti bevono e vendono questa bevanda. Secondo alcuni, la bevanda fa guarire: il gas presente in essa fa ruttare e questo viene visto come un momento di purificazione. In ogni angolo della città ci sono suoi rivenditori: per esempio, la bottiglia da 2 litri e mezzo ha un costo di 1 dollaro e loro ci guadagnano 5 centesimi a bottiglia. Ma, dall'osservazione dell'intera popolazione, è emerso che molti cittadini si sono ammalati di diabete: il motivo sta proprio nell'eccessiva quantità di Coca-Cola assunta. Anche negli Stati Uniti d'America la situazione non è migliore: circa il 70% degli adulti è obeso e il 9% presenta il diabete.

In parte la presenza di queste malattie è dovuta alle abitudini alimentari, ma anche l'eccessivo uso di bevande zuccherate, comporta gravi danni all'organismo. Tant'è che diversi Paesi, tra cui la Pennsylvania, hanno introdotto la soda tax, una tassa sulle bevande zuccherate per ridurne il consumo, ma questo ha fatto scatenare la guerra.

Non fa utili in Italia

Ha dell'incredibile la notizia che la Coca-Cola in Italia non registri utili: questo non vuol dire che abbia dei costi superiori ai ricavi, ma semplicemente che non vuole che risultino degli utili perchè il livello di tassazione nel nostro Paese è molto più alto rispetto ad altri paradisi fiscali, come la Svizzera dove la tassazione si aggira intorno al 5%.

E c'è un altro aspetto da non trascurare: negli stabilimenti di produzione in Italia la Coca-Cola paga pochissimo di acqua, sebbene ne utilizzi tantissima per la produzione della bevanda. Ed è per questo che nel nostro Paese in tanti hanno chiesto di aggiornare i criteri per il pagamento dell'acqua affinchè l'azienda possa pagare il giusto.

L'immagine di Coca-Cola

La bevanda, nata nel 1886 dall'idea di un farmacista, presentava al suo interno la cocaina, oggi non più presente, e il suo scopo era quello di curare malattie come l'emicrania e l'impotenza. Oggi, la formula segreta è chiusa in una cassaforte della sede centrale ad Atlanta ed è importante mantenere in Salute la propria immagine: è per questo che il brand finanzia associazioni di nutrizionisti, ospedali, associazioni come Save the Children, parchi per bambini e quant'altro per preservare la propria immagine.

In realtà, sa bene che la sua bevanda, soprannominata acqua colorata, fa male alla salute per l'eccessiva quantità di zucchero e allora offre soldi a chi potrebbe mettersi contro la multinazione, comprando il loro silenzio.