12,8 milioni di fatturato nel 2016; Ebitda (indicatore che permette di valutare il risultato operativo di un'azienda) di 1,6 milioni di euro e il progetto di raccogliere 6 milioni, attraverso un aumento di capitale.

Tra tutti i settori, in cui potremmo immaginare di leggere questi numeri, mai ci verrebbe in mente di pensare, oggi, all'editoria. Ed effettivamente Digital360 non ha nulla a che vedere con l'editoria tradizionale, ma si propone come "Gruppo leader in Italia nell'offerta B2B di contenuti editoriali, servizi di comunicazione e marketing, lead generation, eventi e webinar, advisory, advocacy e coaching".

Che cosa vuol dire? Significa che "Digital360 gestisce il più grande network in Italia di testate giornalistiche, portali, app ed eventi dedicati alla Trasformazione Digitale e all'Innovazione Imprenditoriale". Stiamo parlando di nomi come EconomyUp, StartupBusiness e ForumPA.

Non solo, grazie a Digital360 Awards, vengono premiati i migliori progetti di innovazione digitale sviluppati da qualsiasi fornitore Hi-Tech, Startup incluse.

La missione del Gruppo è favorire una comunicazione virtuosa tra imprese, fornitori, startup e istituzioni. Se prima tutti questi soggetti cercavano di dialogare parlando lingue diverse, adesso possono servirsi di un interprete unico nel suo genere.

Come funziona Digital360?

Il padre della startup è Andrea Rangone, professore universitario ed ex fondatore degli Osservatori del Politecnico di Milano. L'obiettivo dell'azienda è cercare di far incontrare domanda e offerta di innovazione digitale. Nel campo dell'innovazione, si riscontra un'asimmetria informativa permanente, in cui i compratori non avranno mai le conoscenze dei venditori.

In questo "caos informativo", Digital360 entra in gioco come editore che dialoga con le aziende: non si limita alla diffusione di notizie, ma propone anche strumenti premium. Sarà necessaria una celere registrazione (nome, cognome, mail e azienda di riferimento) e si potrà avere accesso a servizi esclusivi come webinar ed eventi, che ammontano finora a 550.

Se, ad esempio, un utente è particolarmente interessato ad una specifica tecnologia, attraverso Digital360 potrà incontrare lo sponsor che ha investito nel webinar.

Digital360 sbarca in Borsa

I pionieri della comunicazione digitale si stanno già preparando per una nuova sfida: l'ingresso in Borsa. Da giugno, infatti, verranno quotati al mercato Aim (mercato di Borsa italiana dedicato alle piccole e medie imprese).

Cosa ne penseranno gli investitori? Lo scopriremo insieme. Quel che è certo, è che se l'editoria tradizionale è in crisi, non significa che non si possa puntare a qualcosa di meglio...e sembra che Rangone lo abbia capito prima di tutti gli altri.