Lo scenario mondiale appare molto teso sia dal punto di vista politico, che da quello finanziario. Infatti, oltre alle news che riguardano le relazioni internazionali, anche le notizie nel campo dell'economia e della finanza si stanno susseguendo con un ritmo incessante durante il corso di questa settimana. Oltre alle voci che girano sulla guerra commerciale che potrebbe causare il collasso dell'economia mondiale, e che ha tutta l'intenzione di intraprendere il Presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump contro la Cina, le testate giornalistiche ci parlando anche di un duro colpo che è stato assestato ad uno dei colossi dello shopping online.
Stiamo parlando di amazon che è stato condannato dall'Unione Europea a pagare una multa salatissima. Andiamo adesso a vedere nel dettaglio la questione.
Una multa da 293.000.000$
Come riporta la CNN (Cable News Network), la multa che dovrà pagare Amazon, uno dei colossi dello shopping online, ammonta a 293.000.000$ ovvero 250.000.000€. La sanzione è stata imposta alla compagnia milionaria, dopo l'accusa di aver usufruito di un regime di tassazione agevolato, stipulando accordi con il Lussemburgo. Il patto economico fra lo stato fiammingo e Amazon è stato sottoscritto nel 2003, ovvero ai tempi della presidenza della Corte Europea di Jean-Claude Juncker. Il Financial Times riporta che la sanzione è seguita ad un'indagine portata avanti dal Comissario Europeo per la Concorrenza, ovvero Margrethe Vestager, durata tre anni.
Ma cosa succederà adesso al famoso colosso del web? Andiamo a scoprirlo.
Nulla di male
Come riporta la BBC, (British Broadcasting Corporation), i portavoce di Amazon hanno dichiarato di non avere avuto nessun trattamento di favore dal Lussemburgo e che a lui era imposto un regime di tassazione come quello a cui sottostavano altre compagnie simili alla sua.
Tutto questo non può che riportarci alla mente la multa di 13 miliardi di euro (11.5 miliardi di sterline) che ha imposto la Commissione Europea alla Apple, che è stata costretta a pagare la sanzione. Le accuse mosse al gigante della tecnologia, erano molto simili a quella scagliate contro Amazon, ovvero di aver avuto un regime di tassazione agevolato.
Solo che, invece del Lussemburgo, lo stato incriminato fu l'Irlanda. Adesso non ci resta che rimanere a guardare quale sarà la prossima mossa della compagnia più famosa del web e del suo fondatore Jeff Bezos. A voi i commenti.