Da uno studio effettuato dalla "FAO" a livello mondiale, ogni anno si buttano nell'immondizia 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Prendendo esempio da molte realtà a livello internazionale, nasce in Italia per la prima volta, una piattaforma contro lo spreco alimentare. Quest'ultima prende il nome di "#i food share" un' iniziativa no profit nata a Caltagirone (Catania) dall'ingegno di Daniele Scivoli, presidente e ideatore della piattaforma, con lo scopo di contribuire a ridurre gli sprechi alimentari nazionali. Il principio che sta alla base della piattaforma è quello di condividere con privati, associazioni, produttori, rivenditori, il cibo in eccesso, ancora confezionato e non scaduto, affinché si aiutino tutti coloro che ne hanno necessità.

Un'idea molto semplice ma di grande umanità, coniugando la volontà di donare cibo, aiutando chi ha più bisogno, servendosi della tecnologia.

Come funziona la piattaforma

Atterrando sul sito web, ci si registrerà in maniera del tutto gratuita come privato cittadino. Una volta registrati, potrete iniziare a condividere il vostro cibo in eccesso e creare una cesta alimentare, messa a disposizione della comunità virtuale. Ogni privato avrà così creato un profilo personale dove metterà in evidenza i prodotti che vorrà donare. I liberi cittadini, le associazioni, le parrocchie, le mense per i più bisognosi, potranno a questo punto richiedere le ceste condivise nella loro zona. Prenotata quest'ultima, il sistema non la renderà più visibile alla comunità poiché già impegnata.

Vi siete mai accorti di quanto cibo in eccesso, avanzi andati a male o non riutilizzati , prodotti scaduti acquistiamo per poi doverli buttare nell'immondizia? Solo in Italia gettiamo ogni anno 12,3 miliardi di euro di cibo, circa 42 kg annui a persona. Un dato preoccupante e allarmante soprattutto se pensiamo a quanta gente bisognosa potrebbe usufruirne.

Condividere il cibo è un atto d'amore

Condividere il cibo potrebbe e dovrebbe essere un bene per le società di tutto il mondo, centrate ormai soltanto sull'individualismo. Dovrebbe essere un buon punto riguardante l'educazione, perché dovrebbe insegnare quelli che sono i fondamentali principi di: equilibrio, autorità e annientamento dell'avidità. La condivisione del cibo, vuol dire imparare a pensare al prossimo, condividere lo stesso cibo tutti insieme. Tutto ciò potrebbe fare la differenza.