Tutto il 2017 è stato un continuo susseguirsi di record relativi al valore del Bitcoin, che ha consentito agli investitori più convinti di arricchirsi, come accaduto ai gemelli Winklevoss, che sono addirittura diventati bilionari grazie all'enorme crescita dei propri investimenti in Bitcoin. La crescita del valore del Bitcoin è impressionante ma il Bitcoin non è stato introdotto per essere uno strumento di investimento. Nell'idea originaria dei suoi creatori il Bitcoin avrebbe dovuto sostituire il denaro che usiamo tutti i giorni mettendo a disposizione metodi decentralizzati, sicuri ed anonimi per trasferire valore tra persone.
Il valore aggiunto del Bitcoin rispetto alla moneta tradizionale
Secondo quanto riportato da Eric Holtaus su Grist, ciò che probabilmente i suoi creatori non hanno tenuto in conto nell'idea originaria è la quantità di energia richiesta dalla rete di computer alla base dei Bitcoin in seguito alla larga diffusione della moneta digitale. Secondo quanto publicato su Grist il Bitcoin starebbe rallentando gli sforzi per raggiungere la rapida transizione per allontanarsi dai combustibili fossili.
Le criptomonete come il Bitcoin mettono a disposizione un servizio unico: transazioni finanziarie che non necessitano di governi che emettano moneta o di banche che elaborino i pagamenti. Tali caratteristiche uniche lasciano intravedere un futuro in cui il Bitcoin possa essere alla base dell'intera economia tanto da far ipotizzare che un giorno possa rendere obsoleto il dollaro statunitense.
La quantità di energia elettrica necessaria al sistema alla base di Bitcoin
La crescita del Bitcoin arriva però in uno momento molto particolare della storia: l'umanità è in ritardo di decenni per contrastare i cambiamenti climatici ed ogni azione in questa era dovrebbe essere valutata in base al suo impatto sul clima. Da questo punto di vista il Bitcoin non si comporta bene.
Ogni transazione finanziaria digitale, infatti, ha un prezzo nel mondo reale: la crescita impressionante delle criptovalute ha creato una domanda esponenziale di capacità computazionale. Con la crescita dei bitcoin, i problemi matematici che i computer devono risolvere per generare nuova moneta (processo chiamato mining) diventa sempre più difficile, un meccanismo progettato per controllare la generazione di moneta.
Secondo quanto riportato da digiconomist, oggi ciascuna transazione bitcoin richiede la stessa quantità di energia usata per alimentare nove case negli Stati Uniti per un giorno. E i miners stanno installando continuamente nuovo hardware più performante. La capacità computazionale della rete di bitcoin è già quasi 100.000 volte più grande dei 500 supercomputer più veloci al Mondo messi insieme. Il totale dell'energia in uso è enorme: si stima sia pari a 31 terawatt ora all'anno. Più di 150 nazioni nel mondo consumano meno energia annualmente. A ciò bisogna aggiungere che la rete sta crescendo ogni giorno di circa 450 gigawatt ora, la stessa quantità di energia utilizzata da Haiti in un anno.
In Venezuela, a causa dell'iper-inflazione e dell'elettricità sovvenzionata, si è verificato un boom di miners di Bitcoin, che causano dei blackout nazionali.
Da quì a pochi mesi, all'attuale tasso di crescita del bitcoin, l'elettricità richiesta dalla rete della cripto moneta comincerà a superare la quantità di energia prodotta, richiedendo nuovi impianti di generazione di energia. E con la corsa alla ricerca del clima per sostituire gli impianti a base di combustibili fossili con fonti di energia rinnovabile, un nuovo stress sulla rete potrebbe spingere all'utilizzo di energie non pulite. Secondo quanto riportato da Grist entro luglio 2019 la rete Bitcoin richiederà più energia elettrica di quella attualmente utilizzata dagli Stati Uniti.
Entro febbraio 2020, userà tutta l'elettricità che il mondo intero utilizza oggi. E' una traiettoria di crescita instabile e non potrà continuare a lungo.
Possibili soluzioni per ridurre la quantità di energia necessaria
Dato che il problema è noto da tempo ci sono diversi sforzi che stanno tentando di riformare il processo di elaborazione delle transazioni della rete bitcoin, con la speranza che in futuro possa richiedere meno elettricità per generare nuova moneta. Ma l'introduzione di sistemi più efficienti per il mining di bitcoin potrebbe anche avere l'effetto di attrarre migliaia di nuovi miners, vanificandone gli sforzi.
Per chi ha portafogli Bitcoin ed utilizza delle app mobili per la gestione dei portafogli ricordiamo che recentemente è stato condotto uno studio in merito alla sicurezza di tali app dal quale è emerso che il 66% delle app per criptovalute non utilizza la crittografia e addirittura il 94% presenta delle vulnerabilità di sicurezza.