Perchè il prezzo di Ethereum sta registrando un andamento in calo negli ultimi giorni? Tra i motivi c'è CryptoKitties, un videogioco con protagonisti dei gattini che sfrutta la blockchain di Ethereum: il successo è tale che il volume di traffico sulla piattaforma, nella prima settimana di diffusione del game, è stato sufficiente da mettere a dura prova l'ecosistema digitale su cui la principale cripto "rivale" di Bitcoin è costruita, rallentando in maniera considerevole la velocità delle transazioni e portano al ribasso il prezzo (su coinmarketcap.com è riportato 421 dollari la mattina di giovedì 7 dicembre 2017, meno 5,9% rispetto a 24 ore prima, quando una settimana fa aveva raggiunto il massimo intorno a 470 dollari).
Questo sarà anche un problema che riguarda solo ETH adesso, ma è comunque un elemento che deve essere tenuto in conto per tutto quel che riguarda le criptovalute, monete che nascono e sono gestite tramite algoritmi e dunque, in un modo o nell'altro, attaccabili. Ricordiamo infatti che sempre Ethereum ha subito un attacco hacker l'anno scorso, un attacco che ha portato alcuni sviluppatori a creare Ethereum Classic, una moneta basata su una blockchain più sicura, e che per risolvere questi problemi lo stesso creatore di Ethereum ha annunciato che la nuova versione della rete sta per essere implementata.
I gattini stanno facendo scendere il prezzo di Ethereum
CryptoKitties è un gioco simile al Tamagotchi dove si devono allevare e curare dei piccoli gattini virtuali: i giocatori che stanno intasando la blockchain di Ethereum sono, ad una settimana dal lancio, già oltre i 7 milioni.
Le transazioni su CryptoKitties utilizzano proprio Ethereum (o meglio, utilizzano Ether per i pagamenti: la moneta virtuale si chiama così, Ethereum sarebbe il nome della rete, ma comunemente si usa Ethereum in ogni caso). Utilizzando la cripto i giocatori possono acquistare gattini dal marketplace della piattaforma o da altri giocatori.
Ovviamente ci sono gatti con caratteristiche più rare e che costano di più: niente di nuovo sotto l'aspetto videoludico, insomma.
Quello che stupisce è il valore di alcuni "gatti" ed il volume di scambi, tutti elementi che fanno pensare come il gioco sia un qualche cavallo di Troia ideato da qualcuno per accumulare ETH o per attaccarne la piattaforma.
Si prenda l'esempio del gattino 23: originariamente scambiato il 2 dicembre per 4.000 dollari, tramite più operazioni in cinque giorni il suo valore è salito a 259.81 ETH pari a, poco più di 117.000 dollari al tasso corrente. Con queste cifre si capisce perchè i volumi di traffico su CryptoKitties sono stati così alti da intasare la blockchain di ETH.
Le stime indicano che le transazioni CryptoKitties attualmente rappresentano quasi il 20% di tutti i calcoli sulla rete Ethereum, numero in crescita. Per questo motivo tutte le transazioni richiedono molto più tempo per essere processate e possono anche essere più costose, perché tanta potenza computazionale viene dirottata verso il commercio virtuale dei gatti.