Nella giornata di oggi, 20 dicembre 2017, l'Agcom, l'Autority a tutela della libertà nel mercato delle telecomunicazioni dovrebbe comunicare ufficialmente la propria decisione in base alla quale tutti gli operatori di telefonia ed internet, operanti sul mercato italiano, dovranno consentire ai propri clienti di utilizzare per l'accesso alla connessione internet in banda larga un modem liberamente scelto ed, eventualmente, acquistato da loro stessi.

Il perché della decisione

Questa decisione dovrebbe mettere la parola fine alla pratica, giudicata scorretta da parte dell'Agcom stessa, dei vari operatori telefonici di imporre ai consumatori un router di propria produzione e commercializzazione e che, in diversi casi, veniva a costare anche molto caro.

Questo che, nei fatti, è un'atto di indirizzo da parte dell'Autorità nei confronti dei big nostrani delle telecomunicazioni, ha anche l'obiettivo di rendere effettivo il rispetto del principio di neutralità della rete, che in altre parti del mondo, come gli Stati Uniti, sta subendo delle modifiche.

Rimane, comunque, il problema della corretta configurazione del modem scelto dal consumatore finale in totale libertà. Per questo sono attese ulteriori indicazioni procedurali da parte dell'Autority. Comunque, il progresso tecnologico ha, già ora, reso disponibili alcuni router configurabili in maniera abbastanza semplice via browser, indicando semplicemente il nome del proprio gestore telefonico o di internet.

Questa disposizione dell'Autorità oltre, come si diceva, a rendere effettivo il principio di neutralità della rete, è rispettosa della legge europea 2015 - 2020.

Le sanzioni milionarie per la fattura a 28 giorni

Nella stessa giornata di oggi dovranno essere ufficializzate le sanzioni imposte dall'Agcom a tutti gli operatori telefonici per non aver rispettato il divieto, introdotto nella attuale Legge di Bilancio, di fatturazione a 28 giorni.

Secondo quanto si è potuto appurare, si tratterebbe di sanzioni milionarie. Infatti, l'Autorità dovrebbe comminare circa 1 milione e 100 mila euro di multa ad ogni operatore. Inoltre, nel comunicato in cui verranno ufficializzate le sanzioni dovrebbe essere precisato che le società di servizi telefonici si devono impegnare ad emettere le fatture a 30 giorni rispettando, nel contempo, il mese solare. In pratica, gli operatori non possono arbitrariamente ed unilateralmente decidere quando far partire la fatturazione, ma devono rispettare la ciclicità del mese solare.