Una delle novità più importanti di tutta la manovra finanziaria per il 2018 è senza ombra di dubbio la rottamazione delle cartelle. Per essere più precisi, la misura è prevista dal Decreto Fiscale un collegato alla Legge di Bilancio e che nel 2018 offrirà una nuova possibilità per i contribuenti di mettersi a posto con le proprie pendenze fiscali, con le cartelle di Equitalia, dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e con le multe prese per infrazioni del codice della strada. La nuova misura, chiamata rottamazione bis segue la prima proveniente dalla scorsa manovra di bilancio.

Oltre che concedere un’altra occasione a quanti non avevano aderito alla precedente o che erano stati dichiarati decaduti dal beneficio perché non in regola con i pagamenti, la novità allarga il campo dei debiti che è possibile sanare. Una novità che presenta numerosi vantaggi per i contribuenti anche se duramente contestata dalle opposizioni di Governo e dalle associazioni dei consumatori.

Cancellati interessi e sanzioni

La sanatoria per il 2018 per quanto riguarda l’aspetto tecnico, cioè per quanto concerne ciò che offre ai contribuenti ricalca la sua precedente. Aderendo alla nuova rottamazione delle cartelle il contribuente potrà pagare gli importi a debito scontati di interessi di mora e sanzioni.

In pratica rimarrebbero da pagare solo gli importi della tassa o infrazione oggetto della cartella, le spese di notifica e gli interessi per ritardata iscrizione a ruolo. Uno sconto che più vecchie sono le cartelle maggiore diventa perché è evidente che più vecchio è il debito maggiori interessi e sanzioni accessorie sono caricate in esso.

Come dicevamo la misura si rivolge a quanti non hanno aderito alla precedente, che ne sono stati esclusi per vizi formali della domanda o che sono decaduti perché non hanno pagato nei termini le rate previste. Inoltre la nuova sanatoria si estende anche ai debiti ed alle cartelle notificate fino al 31 dicembre 2017. La domanda va presentata entro il prossimo 15 maggio per poi iniziare a pagare le rate previste che saranno massimo 5, con l’ultima di esse in scadenza a febbraio 2019.

Altri vantaggi evidenti

La rottamazione bis offre dunque un lauto sconto sul debito di ogni contribuente che deciderà di aderire. Allo stesso tempo però presenta numerosi altri benefit per i richiedenti, altri vantaggi che spesso passano in secondo ordine rispetto allo sconto previsto. Come si legge sul sito fiscoetasse.com, in primo luogo al soggetto che aderirà verranno sospese le scadenze delle rate previste dalla precedente rottamazione o da precedenti piani dilazionatori concessi da Equitalia al di fuori di qualsiasi sanatoria. Congelati anche i termini di prescrizione o decadenza di tutti i ruoli che il contribuente inserirà nel modello di rottamazione. In pratica tutto ciò che il debitore deve viene sospeso in attesa che la pratica di rottamazione venga accolta o meno al contribuente.

Aderire alla rottamazione poi blocca diverse azioni che il concessionario alla riscossione, che da luglio è Agenzia delle Entrate-Riscossione e non più la cessata Equitalia, poteva avviare o proseguire nei confronti dei debitori. In definitiva, il Concessionario non potrà avviare nuove azioni di recupero forzoso per tutte le somme relative alle cartelle inserite nel modello di definizione agevolata. Non potrà allo stesso modo dare seguito a procedure di recupero coattivo che sono partite precedentemente e che si riferiscono sempre a quelle cartelle. Inoltre nessun nuovo fermo amministrativo dei veicoli del debitore potrà essere imposto prima della fine dell’istruttoria della pratica. Resta inteso però che i fermi già completati prima della presentazione delle domande o le azioni legali che avevano già prodotto l’assegnazione dei crediti pignorati, non si fermeranno con la semplice adesione alla sanatoria.