Attenzione a coloro che usano gli assegni per completare transazioni finanziarie. Con una legge datata luglio 2017, infatti, sbagliare nel compilare un assegno potrebbe portare a multe dai 3 ai 50 mila euro. E’ già successo, come riporta Repubblica, a molti lettori che proprio in queste settimane si sono visti recapitare a casa una notifica da parte del ministero dell'Economia, Nucleo antiriciclaggio, che intimava il pagamento di una sanzione pari a una media di 6 mila euro circa, nonostante gli importi degli assegni emessi fosse addirittura di molto inferiore.

A cosa stare attenti

In pratica, la nuova legge anti riciclaggio prevede che sugli assegni di importo superiore ai 1000 euro deve esserci la clausola “Non Trasferibile”. Negli ultimi 5 anni tale dicitura è obbligatoria per tutti i libretti di assegni emessi dagli istituti bancari. Il problema sorge quando si dispone di assegni emessi prima del 2014. In questo caso l’utente che compie la transazione deve apporre lui stesso tale dicitura sul retro dell’assegno. La multa non riguarda solo chi dà l’assegno, ma anche chi lo riceve, quindi è indispensabile che entrambi le parti coinvolte nello scambio controllino tale dicitura sull’assegno.

I casi

Ad oggi sono già due i casi eclatanti che hanno fatto muovere le associazioni dei consumatori a loro tutela.

E’ il caso di Giampaolo (nome di fantasia) che ha pagato 4000 euro per il funerale di suo nonno, morto ad agosto 2017, dando un assegno con tale importo alle pompe funebri di Senigallia. E’ anche il caso di Ludovica (altro nome di fantasia) che ha dato al padre un assegno di 2500 euro per comprare l’auto usata. Entrambi si sono visti arrivare a casa una sanzione di 6000 euro da pagare nel giro di 60 giorni, più 5 euro di costo del versamento.

Nel caso di Ludovica la multa è arrivata anche al padre, quindi un esborso per la famiglia di circa 12mila euro.

Cosa fare?

Nel caso si incorra in tale sanzione, chi ha compilato l’assegno può presentare un ricorso al Tesoro per spiegare come non si tratti di riciclaggio ma di semplice dimenticanza. Nel migliore dei casi, comunque, anche se venisse riconosciuta tale attenuante, dovrebbe pagare la multa minima, ovvero 3 mila euro, con lo sconto di un terzo si pagherà infine 2mila euro.

Una cifra comunque molto sostanziosa.

Il decalogo Abi

Per far chiarezza sulla questione e aiutare i cittadini a compilare correttamente gli assegni senza incorrere in multe del genere, l’Abi ha deciso di stilare delle semplici regole da rispettare:

1. Non è possibile trasferire denaro contante tra due soggetti per importi superiori ai 3000 euro. In questi casi servirà necessariamente servirsi di un istituto bancario per la mediazione.

2. Gli assegni bancari di importo superiore ai mille euro devono riportare obbligatoriamente la dicitura Non Trasferibile.

3. Gli assegni che non presentano tale clausola possono essere utilizzati per importi inferiori ai 1000 euro ma solo fino a dicembre 2018.

4. Le sanzioni per chi non rispetta queste regole vanno dai 3mila ai 50mila euro.